Disorientata per l'incertezza e in preda a tanti dubbi lascia passare ancora del tempo... poi, anche perché "vivamente" invitata dall'oncologa, si decide a consultare il medico che avrebbe dovuto sottoporla al trattamento.
"Sì... si può fare, ma non c'è fretta. Abbiamo qualche problema organizzativo, però vedremo come risolvere. Del resto siamo vicini a Pasqua... ci risentiamo. Le dispiace?"
In verità non le dispiaceva affatto, era meglio rimandare e poi... non è che rimandava Lei, no?... e allora, meglio non pensarci.
Intanto aveva iniziato il trattamento per le ossa con lo ZOMETA... le avevano detto che non erano "quelle" che dovevano alla fine destare maggior preoccupazione, ma nel frattempo perché non darsi da fare?
E ancora incredula, stupita, spaventata ma docile... aveva incominciato.
Gli appuntamenti terapeutici per le ossa si alternavano ai controlli ravvicinati, soprattutto alla frequente verifica dei temibili MARKERS tumorali. Subdoli e traditori ingannavano, sembrava lo facessero apposta... una volta in giù, per illudere e tre volte in su e in modo esponenziale, per far perdere fiducia.
Che poi è cosa strana... vengono quasi sempre considerati poco attendibili, eppure in determinate circostanze fanno crollare quel "muro", un mattoncino alla volta costruito per stabilire il "limite", la "distanza" giusta da ciò che minaccia.
E sotto quei mattoni si finisce ogni volta... e ogni volta bisogna ricominciare.
Lei, acciaccata e sempre più demotivata, non sapeva come comportarsi... da una parte la Sua incertezza e la paura, dall'altra l'ansia di perdere tempo prezioso. Gli stati d'animo conflittuali diventavano cause pressanti di angosce quotidiane... e intanto, poverina... ne parlava, ne parlava con tutti, ma molti non si limitavano ad ascoltare e andavano oltre il "dovuto" e il "necessario" dispensando consigli degni della loro incompetenza.
Allora chiamava me e raccontava tutto... dell'amica ansiogena, del medico scorbutico che Le aveva parlato dandole le spalle... di Chi per mestiere avrebbe dovuto ascoltare, capire e rassicurare.
Rassicurare... senza mentire, dare un "volto" adeguato alla difficile realtà... rassicurando.
(continua...)
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