La notte, quando il silenzio è talmente denso che sembra rimbombare, si alza, accende una candela e ci si siede dinanzi per un paio d'ore. A che fare?
"A cercare di essere me stesso", mi ha risposto. "A sentire la melodia."
Tiziano Terzani, "Un altro giro di giostra"
E' vero... il silenzio della notte è diverso, e comunque sia andata la giornata è il compagno ideale quando si chiamano a raccolta i pensieri. E non solo quelli collegati ad eventi ed emozioni recenti ma anche altri che naturalmente si affacciano e vanno ad unirsi, in armonia.
Capisco perchè io amo scrivere a sera tarda... quando la notte è oltre l'uscio del giorno trascorso.
E' il mio, un "diario" molto speciale... quasi non ha cronologia e va dal passato direttamente ad un futuro con rapidità, per poi tornare al presente e sostare a lungo... perchè in fondo è solo questo che conta davvero.
Mi sono svegliata all'improvviso stamattina perchè stavo sognando di cucinare però mi mancava... tutto. In realtà ieri sera avevo dimenticato di tirar fuori dal freezer la fetta di pescespada destinata per oggi, così non erano ancora le sette che mi sono alzata ed ho fatto quello che la parte non cosciente di me aveva suggerito nel sonno. Poi sono tornata a letto, non c'era motivo di affrettarsi in questo giorno di festa, come ogni giorno del resto, almeno per me. Ho i miei tempi... elastici e flessibili e me li tengo ben stretti.
Sono tornata a letto... per addormentarmi di nuovo, anche se non ne avevo intenzione... poi a svegliarmi c'ha pensato Biù Biù con le sue incredibili manifestazioni d'affetto. E questa volta, pur pigramente mi ero messa in piedi... per ricominciare.
La vita di ognuno altro non è che un accumulare di giorni, mesi ed anni che trascorrono in un alternarsi di periodi felici o meno, sono i secondi però che maggiormente lasciano il segno perchè vissuti coi tratti indelebili dell'affanno e del dolore. I "primi" vengono considerati pochi e fugaci per occupare un posto di rilievo... erroneamente perchè gli uni e gli altri si equivalgono per importanza ed intensità. L'uomo per Sua natura vorrebbe evitare ciò che lo fa star male perchè sente che non dovrebbe appartenergli... erroneamente perchè anche quello fa parte della vita e tanto più s'apprezza il momento di gioia quanto più si è conosciuto il dolore.
Addormentarsi e svegliarsi... provar dolore e gioire... Vivere e Morire.
Due facce della stessa medaglia...
Che senso avrebbe per tirare a sorte gettare in aria una moneta se entrambe le parti recassero "testa" o "croce"?
Ogni medaglia che si rispetti, ha , anzi deve avere il suo retro e il suo fronte... C'è una immensa e vera filosofia di vita in queste tue parole, mia cara Mary....
RispondiEliminaDimmi, pensavi di avermi persa?
Sono qui, con il piacere che provo leggendoti, ad augurarti la buonanotte, e dolci sogni.... stanotte sogna che hai il frigo straripante di roba e preparati a cucinare tanti manicaretti per domani... Bacio
CIAO, Paoletta! Certo che no... non ho pensato di averti persa, capisco che pur seguendo con costanza o saltuariamente non si può avere sempre voglia o tempo di commentare. Poi riconosco che alcuni miei post non possono essere commentati, almeno nell'immediato... gli argomenti sono difficili e alcuni pensieri anche "contorti". Io stessa, se li rileggo il giorno dopo, mi chiedo... ma come ho fatto?! Mi giustifico adducendo la responsabilità a quel mio scrivere di getto, esternando le emozioni più intime con la massima sincerità.
EliminaPerciò, Amica cara... non dubito di Te, della Tua fedeltà, so che comunque ci sei e questo mi basta a farmi contenta.
Ti abbraccio con l'affetto di sempre e un "Ti voglio bene" con tutto il Cuore.
Mary
Grande Mary, sei veramente unica.
RispondiEliminaTomaso
GRAZIE, Amico mio... e unica è anche la Tua amicizia.
EliminaUn abbraccio.
Mary