venerdì 3 giugno 2022
UN VIAGGIO PERSONALISSIMO.(n.2) (Devo stare bene)
Ho trovato una frase attribuita ad Einstein...
"Chi ha da fare non ha tempo per le lacrime", ed effettivamente è così.
Occorre cercare qualcosa da fare, un impegno che sia anche distrattore mentale, che gratifichi e stanchi insieme, ma che soprattutto distolga l'attenzione da sé.
Nel frattempo non si resta mai soli perchè Altri volentieri seguono Chi si dà da fare e non indugia con il lamento.
Perché questo fa paura, ad altro non serve che suscitare uggia o nel migliore dei casi, pietà, che fastidio dà ugualmente se non di più.
Affrontare l'esistenza con leggerezza, che non vuol dire superficialità, è il primo comandamento per la sopravvivenza in genere. Ma tra il dire e il fare a volte c'è l'oceano, e così può risultare difficile vivere come natura richiede e Dio vuole, perché mai vorrebbe diversamente.
Potrei più o meno farmi interprete dell'esperienze altrui, ma ognuno le vive in modo personalissimo anche se un denominatore comune c'è.
È quell'ansia del futuro che sembra minacciato e a sicura scadenza.
Si deve vivere perché ci è stato dato, ed è necessario che passo dopo passo lo si faccia come meglio si può.
Anche per me ora è così. Perché ho scelto o sono stata scelta e non posso deludere, pure se a volte temo di perdere credibilità e dare poco affidamento.
Con gli anni qualche imprevisto e acciacco in più, ma resisto, perché devo stare bene, tutto qui.
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Proprio così che ha da fare cerca di non pensare e così il tempo passa un po più velocemente
RispondiEliminaCiao Simo. Proprio così, soprattutto quando ci si occupa di persone che mai vorresti vedere tristi o in lacrime.
EliminaUn abbraccio.
Grazie Vale
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