Chissà se dal luogo dov'è adesso... non vista... mi manda ancora un bacio sulla punta delle dita...
Stamattina l'ho saputo, ma ormai sono più di venti giorni che quella mia amica "assai particolare", come lei stessa amava definirsi, non c'è più...
Ne ho parlato tante volte... ricordate? La vecchina che un giorno di luglio, sotto un acquazzone che faceva dimenticare l'estate, accompagnai a casa dopo la terapia.
"Signora... avete l'auto? M'accompagnate a casa... per carità?!" Naturalmente le risposi di sì... e da quel giorno ogni 21 giorni fui il suo autista preferito.
"Ma non c'è nessuno che può accompagnarti?"... "Macchè... solo un nipote, ma proprio in caso di morte!"
Mi sono chiesta più volte che cosa volesse dire, visto che "in caso di morte" non ce ne sarebbe stata più necessità.
Lei era sola, ma molto probabilmente preferiva esserlo... "Il fatto è che io c'ho un carattere mooolto particolare..." e calcava il tono su quel "mooolto" che la diceva lunga... "... solo una persona mi capiva, mio fratello. Io mò dico... doveva proprio morire lui che era più giovane?" e prendeva a piangere, poi all'improvviso s'asciugava le lacrime e cominciava ad "intervistarmi".
"Mi raccomando, E. indicami bene la strada che io ho un senso d'orientamento che fa acqua da tutte le parti..." le dicevo così perchè non mi facesse troppe domande tutte insieme, mi sarei distratta e chissà dove saremmo finite.
"Non Ti preoccupare... è facile, devi andare sempre dritto. Dritto... ancora dritto e sempre dritto." Forse poteva avere anche ragione... solo non teneva conto dei sensi unici... e quante volte mi son trovata a fare lo stesso giro prima di arrivare dove dovevo. Allora scoppiava a ridere... una risata sottile, quasi a singhiozzo... e poi ricominciava con le domande.
Prestissimo era passata al "tu"... "Ma ti sei operata? E dove? Alla mammella? Ah... ma quella è 'na stupidaggine! Sent' a me... tu si' guarita." Magari... le rispondevo e continuavo a... guidare, però lo ammetto, con un pizzico di serenità in più.
Arrivate sotto casa, l'aiutavo a scendere dall'auto... e mentre lei apriva a fatica quel portone le reggevo la borsa a retina che mi ricordava l'infanzia e in cui teneva in bell'ordine tutte le "carte" del Suo "curriculum" sanitario. Poi tolta la chiave dalla serratura, prima di salire le scale mi guardava... "Che il Signore Ti dia tante benedizioni, ma soprattutto... tanta salute!"
Da oggi quando a Lei penserò... mi tornerà il ricordo delle due tartarughine tramortite che ogni 21 giorni scese da "quel terzo piano" s'avviavano verso l'auto posteggiata lungo il viale.
Sei tenerissima in questo racconto di un'amicizia che sa di sofferenza, di dolore e di speranza. Lei non c'è più, ma di certo ti sarà spesso accanto.. e sono certa che ti manda ancora tanti baci sulla punta delle dita.. Ti abbraccio, cara amica, e ti aguro dolci sogni
RispondiEliminaNe sono certa anch'io, dolce Paoletta...
EliminaIl mio "chissà" era più che una speranza.
Ti abbraccio forte e con tutto il Cuore,
Mary
Cara Mary e ora hai un angelo in più che veglia su di te. Ti auguro una buona giornata, un abbraccio.
RispondiEliminaGaladriel cara... quanto son felice di "rileggerti"!
EliminaT'abbraccio forte augurandoti un felice fine settimana.
Mary
O Mary mia.......
RispondiEliminaTi abbraccio forte forte
Emi
Anch'io Emi... forte forte anch'io!
EliminaMary
Cara Mary, un'altro angelo è salito in cielo... Ci guarda e ci protegge. Mi dispiace tanto...
RispondiEliminaUn affettuoso abbraccio.
ale
Certo, Ale cara... tutti gli Angeli della Terra volati in Cielo, sono lassù a proteggerci... e Noi non siamo mai soli.
EliminaUn bacio grande solo per Te, Amica mia.
Mary
Dolce ricordo di una nonnina coraggiosa...
RispondiEliminaUn abbraccio... dolce e caro, per Te.
RispondiEliminaMary
Persone che passano ma restano dentro ed é buona cosa tenerle
RispondiEliminaNe sono convinta, dottore...
RispondiEliminaE questo detto da Te è quasi terapia.
Con tanta stima,
Mary
vediaomo per un saluto
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