È la domanda solita al momento di una diagnosi che destabilizza non poco.
Ma riflettiamo, basterà sostituire "proprio" con "non", e la risposta arriverà chiara e logica.
Perché non a me?
Considerato che siamo tutti fragili, ammalabili, vulnerabili.
Siamo corpo, anima e spirito, e da quest'ultimo giungerà l'aiuto, perché sarà la via per vivere un percorso di incertezze.
È la Spiritualità, la prima tra le dimensioni della Persona, la più importante.
È esigenza naturale quasi quanto il respiro.
È la Vita guidata dallo Spirito.
Spiritualità è il termine che meglio esprime la Fede, anche se non necessariamente con essa si identifica.
E poi c'è la Preghiera come "postura", che è la più bella, profonda e personale espressione del legame col divino.
Nasce dal profondo del Cuore pure di Chi è un buon cristiano e non lo sa. Mette in sintonia pensieri ed azioni. È lode, ringraziamento, abbandono. Pace nell'Infinito.
Luce nel Cuore.
Ieri è stata la giornata del: "Ma allora non ne usciamo più?" E comprendo Lulù che subito dopo un accorato momento di sconforto ha detto, andiamo avanti. E andremo avanti. Cambiamo chemio e vediamo di sconfiggerlo 'sto tumore. Certo non ci arrendiamo.
RispondiEliminaSe ne esce ogni giorno. Ogni giorno è dono e traguardo. È non dargliela vinta. È Vivere, nonostante tutto. E la maiuscola non è un caso. Tu lo sai bene, meglio di me.
RispondiEliminaUn abbraccio Franco. A Te e Lulù.