lunedì 8 luglio 2024
SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.65) (Il giorno come la vita)
Mi pare fosse Schopenahuer ad affermare che ogni giorno è una piccola vita, e del resto ricorrente è questo parallelismo.
Nasciamo al mattino per morire a sera e poi... rinascere.
Il giorno come la vita in equilibrio tra il buio e la luce.
E intanto... si vive, e si deve vivere pienamente e consapevolmente.
Mai voler restare ad occhi chiusi, magari è comodo, ma non sarebbe vita.
È nell'aria impalpabile di un'alba la luce soffusa che vorresti illuminasse l'animo, quando quella violenta a mezzodì disorienta e il buio di una parentesi inaspettata fa paura.
Se desideri la luce non puoi trovarla tra quattro fredde mura, dove logoreresti Cuore e pensiero, devi uscire, andare fuori e ne cercherai tutte le gradazioni, e tra queste ci sarà di certo quella che fa per Te.
Luce ed oscurità si alternano,
in una vita che di fatto non deve far paura.
Perché siamo chiamati a continue sfide, la prima, la più importante è quella con Noi stessi.
E se il buio sembrerà prevaricare, non durerà per sempre.
L'uno non esiste se prima non c'è stata l'altra, e viceversa. Senza considerare che anche nell'oscurità assoluta qualche sprazzo di luce non manca.
Si placherà così pensando, la paura durante un'attesa che mette in ombra la propositività.
Dedicato a Chi potrebbe vincere ancora ogni volta, ma è fermo perché crede non aver più opportunità.
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