Quando mi trovo al cospetto della Morte, sul momento resto muta, non trovo le parole... quasi stentassi a crederci... la Vita è troppo bella per poter essere negata, e la Morte sembra proprio questo, la negazione di essa.
La Morte come la Vita è fatto naturale,
eppure coglie sempre impreparati,
per ingiustizia, crudeltà e sofferenza.
Ci soffri perché ogni volta che ne hai la consapevolezza, Ti senti sfiorare... e poi...
E non è mica detto sia la morte necessariamente a separare, forse dovrebbe ma non è norma fissa.
Da dove scaturisce questa mia riflessione?Aver pensato a lungo a ciò che è stato in questi giorni.
Confusione, delirio pari a un incubo, consapevolezza.
E il desiderio di ricomporre un nucleo così com'era stato.
Ad occhi chiusi immagino la scena più volte guardata, tutt'intorno poi a destra e quel posto vacante che nessuna persona fisica potrà mai occupare.
Eppure pensavo non sarei mai arrivata a tanto.
Condannati perché con vita a scadenza, o benedetti dal privilegio della vita eterna?
Dipende da come la si vuol vedere, senz'altro beneficiari dell'Amore di Dio.
È ormai quasi notte fonda, e in verità tra me e un cane bastonato c'è poca differenza.
Responsabili gli eventi così come si vedono, e i pensieri che si accalcano.
Sono avvilita, affranta, però non più delusa.
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