
Per Vivere non sostai su me stessa, avrei messo insieme solo dubbi ed ansie, posi lo sguardo altrove e ci trovai un mondo.
Oggi la parabola del seminatore si presta a qualche riflessione personale.
Il seme nel terreno buono. Gesù narrava parabole perché riuscissero tutti ad ascoltarlo e imparare.
La parabola era ed è ancora, parlare per metafore a Chi non presta orecchio o gira lo sguardo per non vedere.
Che dire a proposito del vangelo odierno?
Il terreno buono potremmo essere Noi, solo se disposti ad un buon allenamento, e il seme? Le opportunità da cogliere tra i rovi della vita.
Anche il dolore può essere un'opportunità, che lo si viva sulla propria pelle senza disperarsi, che non si resti indifferenti alla sofferenza altrui.
Restare indifferenti alla sofferenza, pensando sia cosa che non riguardi e magari in questo modo si possa allontanarne l'idea, è perdere una grande opportunità.
Specchiarsi in essa invece è riuscire a vedere la Nostra immagine migliore.
Perché perdere allora le occasioni giuste per una "vita piena"?
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