Se la perfezione non esiste, la precisione è al contrario dote necessaria, che se non ce l'hai sarebbe bene esercitarti a lungo per un fac simile accettabile.
Non si può procedere alla ventura, vivere alla giornata... si, ma fino ad un certo punto, ché se riguarda solo Te, l'eventuale danno è riparabile, altrimenti si innesca una "reazione a catena" che porta chissà dove.
Sono persona che si impegna, un tempo ordinata paranoica che impilava le riviste senza sfalsature e sistemava gli oggetti sulle mensole in ordine crescente fino a metà e poi a decrescere per un effetto artistico pop art.
Mi prendevano in giro, a casa mi definivano una "perfetta rompiscatole" perché pretendevo non si guastasse l'ordine delle cose, non saltassero i programmi, rispettassero il "sistema" secondo me perfetto per una vita in comune che fosse altrettanto. E intanto non consideravo un "vuoto dentro" pure bell'e sistemato che mi regalava l'inquietudine quotidiana alla base delle riviste impilate rigorosamente, ai mestoli sempre lucidi e a tante assurdità che ora mi appaiono follie di una mente lucida ma inappagata.
Ora è diverso, sono sempre precisa, tendo alla " simil perfezione sana", ma ad esempio perché un progetto comune riesca. E se una volta rompevo le scatole agli altri, oggi sono estenuante con me stessa perché sono certa che si può quando si vuole, e si deve per il bene di Tutti.
Mi viene da pensare al gioco della "dama", più semplice degli scacchi, rilassante ma che comporta sempre "un che" di precisione. Pensare prima e poi le "mosse" giuste. Così, forse... una Dama perfetta.
Non si può procedere alla ventura, vivere alla giornata... si, ma fino ad un certo punto, ché se riguarda solo Te, l'eventuale danno è riparabile, altrimenti si innesca una "reazione a catena" che porta chissà dove.
Sono persona che si impegna, un tempo ordinata paranoica che impilava le riviste senza sfalsature e sistemava gli oggetti sulle mensole in ordine crescente fino a metà e poi a decrescere per un effetto artistico pop art.
Mi prendevano in giro, a casa mi definivano una "perfetta rompiscatole" perché pretendevo non si guastasse l'ordine delle cose, non saltassero i programmi, rispettassero il "sistema" secondo me perfetto per una vita in comune che fosse altrettanto. E intanto non consideravo un "vuoto dentro" pure bell'e sistemato che mi regalava l'inquietudine quotidiana alla base delle riviste impilate rigorosamente, ai mestoli sempre lucidi e a tante assurdità che ora mi appaiono follie di una mente lucida ma inappagata.
Ora è diverso, sono sempre precisa, tendo alla " simil perfezione sana", ma ad esempio perché un progetto comune riesca. E se una volta rompevo le scatole agli altri, oggi sono estenuante con me stessa perché sono certa che si può quando si vuole, e si deve per il bene di Tutti.
Mi viene da pensare al gioco della "dama", più semplice degli scacchi, rilassante ma che comporta sempre "un che" di precisione. Pensare prima e poi le "mosse" giuste. Così, forse... una Dama perfetta.
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