domenica 16 giugno 2019

COLLABORARE...

... e mi viene da pensare a qualcuno che non ce la fa ed è aiutato, sorretto e confortato. E quando a stentare è più di uno, in molti ad aiutare, sorreggere e confortare, tutto in maniera naturale, quasi ovvia perché parte di un "progetto" che vuole nessuno resti indietro, lasciato a se stesso.
Stamattina c'era profumo del solito tiglio e di scirocco nell'aria, ricordava quando cercavo di barcamenarmi tra le faccende di casa con un braccio a mezz'asta e al posto del seno destro un piccolo promontorio duro e insensibile che mi impediva movimenti sciolti e sicuri. Per fortuna avevo due mani collaborative ed obbedienti, anche se parevano essere a se stanti e autonome. Specialmente la sinistra, era incredibilmente solidale con la destra, forse cominciava a rendersi conto di avev vissuto di rendita per troppo tempo, e si dava da fare com'era giusto, e devo dire che davvero superava se stessa.
Non so perché, oggi come allora mi va di pensare all'apologo di Menenio Agrippa, non che c'entri molto però...
Immaginare animate in autonomia queste mani, operose secondo le proprie possibilità, per il bene generale rende ancora più chiara la grandezza di un "dono unico". Due occhi, due orecchie, due braccia e due gambe e così via... coppie di elementi e un insieme di organi per tenere in vita e far poco patire un "organismo".
Alla luce di quanto detto, pensiamo mai Noi quanto sia importante "essere insieme" per aiutare, sorreggere e confortare però collaborando? Con ordine, discrezione, buonsenso...

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