venerdì 14 marzo 2014
Vivo AMANDO... quello che la VITA mi offre...
E' finita un'altra settimana...
Tornata a casa ho lavato il camice, la "divisa", il "lasciapassare" che permette di non nascondermi più per passare inosservata, che mi consente di continuare a... fare quello che sento e altrimenti mi mancherebbe.
Ricordo ciò che disse una paziente conosciuta tempo prima... mi aveva visto di spalle, mi aveva abbracciato... "E tu, che ci fai qui... lavori?" Eh già... indossavo il camice!... "No... qui non lavoro. Vedi?", e dicendo questo le avevo indicato il fiocchetto verde appuntato... "Ah, ho capito... fai quello che già facevi".
E non so perché, tale espressione così generica, diciamo pure per niente chiara, mi era piaciuta davvero tanto, in quanto dava significato e valore al mio massimo impegno.
Capita spesso, infatti che io sosti di più, eppure non me ne rendo conto. Il tempo passa in fretta quando si è in "buona" compagnia e si ha tanto da fare. E il "Nostro Amico", purtroppo... tante pause non concede.
Quest'ultimo periodo si sta rivelando alquanto particolare... denso di avvenimenti, fronteggiarli con lucido distacco non è sempre facile.
Resisto perché esisto, e devo darne prova. La mia attuale esistenza, come seconda opportunità va vissuta come un proclama, un inno alla gioia di vivere... almeno fino a quando e se mi verrà concesso. Altrimenti hai voglia di nominare la speranza... sarebbe solo un vuoto termine.
Di ciò che dico sono più che convinta... eppure oggi sono rientrata con un nodo alla bocca dello stomaco... appetito nullo e fiacca di forze.
Mi hanno detto... scrivi quello che dici, fanne un libro... grazie, perché ci sei. Ed io sento forte il senso di questa responsabilità, non è peso ma desiderio di non deludere mai.
Non devo avere cedimenti... la mia "sopravvivenza" è un privilegio da non tradire.
Tempo fa ho trovato una frase attribuita ad Einstein... "Chi ha da fare non ha tempo per le lacrime", ed effettivamente è così. Occorre cercare qualcosa da fare, un impegno che sia anche "distrattore mentale", che gratifichi e... stanchi insieme facendo sì che alba e notte s'incontrino in un punto di un cerchio meraviglioso. Alfa e Omega, l'inizio e la fine del giorno... senza quasi accorgersene. Nel frattempo non si resta mai soli perché Altri volentieri seguono Chi si dà da fare e non indugia col pianto. Le lacrime fanno paura, ad altro non servono che suscitare "uggia" o nel migliore dei casi, "pietà"...
Oggi ho colto ansie e visto lacrime, non ho avuto la pretesa di asciugarle, nessuno può perché c'è un tempo per tutto anche per il pianto. E' liberatorio, sgrava da un macigno sul Cuore, lava la ferita che si ha dentro... così col tempo magari potrà anche rimarginare e con molto impegno sanarsi con la forza del "sorriso" sempre e a tutti i costi. All'inizio forzato, poi di continuo stampato così per darsi coraggio, e infine semplicemente spontaneo perché espressione dell'amore per quello che la Vita dona... ogni giorno.
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la gioia ha radici a forma di croce!!!
RispondiEliminaGrazie, perchè ci sei
Grazie a Te... perché sei qui con Noi.
EliminaBenvenuto, Luigi...
Mary