Accade solo che stormi di pensieri spesso prendono ad attraversare il mio "spazio azzurro". Questo è inevitabile quando non si dimentica la propria natura di "esseri pensanti" cui viene sempre richiesta una verifica.
E inevitabili di conseguenza sono pure i ricordi.
Quanto tempo è passato?
A lungo nubi scure sono state all'orizzonte, le scrutavo sperando che mai raggiungessero il mio cielo. Pian piano si avvicinavano ma io mi dicevo... "Finché non è tutto coperto non fa niente, un colpo di vento può far tornare il sereno". E il colpo di vento invece ha raccolto tutte le nubi scure, anche le più nascoste ed è arrivato a coprire il mio cielo. Minacciose gravavano sul capo, mi angosciavano, poi...tutto è successo ed è stato temporale, bufera, tempesta, tutto ciò che porta sconvolgimento e paura.
Tanto è durato, a tratti uno squarcio s'apriva... speranza, un arcobaleno tra le nuvole... poi, di nuovo tutto buio ed ero un fuscello in un vortice d'aria. Col tempo la pioggia scrosciante diventò battente, in seguito come pioggerellina rischiarò il mio cielo con larghi spazi d'azzurro.
E ancora... il sole! Non proprio quello luminosissimo d'estate, magari un po' velato, comunque sempre sole.
Però ogni tanto capitava di sentire il brontolio dei tuoni arrivare da ogni parte, magari proprio di tuoni non si trattava ma ugualmente ne rimanevo spaventata e poi basita.
Pensavo... non sono una quercia secolare, non posso resistere a tempo indeterminato. Allora per non contare i giorni mi creai un "piccolo" spazio con un "piccolo" cielo sempre azzurro sempre da me colorato dopo che i brutti pensieri l'avessero reso bigio.
Fuori sarebbero rimasti ansie e crucci, rimpianti e falsi pentimenti...che passassero pure davanti ma senza nemmeno sfiorarmi.
E così è stato...
... quindi un lungo periodo di stabilità... dura ancora, un tempo sereno vissuto pur nella consapevolezza della mutabilità, perché nulla è veramente definitivo e in gran parte, a volte siamo proprio Noi i responsabili inconsapevoli.
Una stabilità resa più chiara da un'autostima mai avuta in passato, una maturità affermatasi attraverso un percorso ad ostacoli, una ricchezza da tenere stretta in un pugno.
Man mano che il tempo trascorre, faccio meno fatica per mantenermi quello spazio d'azzurro conquistato. Non voglio rinunciarci!
Brava, Mary!
RispondiEliminaCiao, lellina... un abbraccio.
EliminaMary
Ed essendo credente, spero tanto che Dio ingrandisca questo bellissimo spazio azzurro che hai descritto, e che spazzi via sempre la tempesta ♥
RispondiEliminaCi credo anch'io, Vivy... che Dio mi aiuterà.
EliminaCi credo e in Lui confido sempre. Per questo non mi sento mai sola.
Un grande abbraccio...
Mary
Ne sono tanto tanto felice, ed è vero, in Lui non ci si sente mai soli ♥
EliminaUn abbraccio enorme anche a te!
Mi auguro che il sole ritorni presto, e con il sole anche un po' di buonumore.... Serena Settimana, mia dolce Mary.
RispondiEliminaOrmai ci siamo quasi, Ale... il sole è dietro le imposte chiuse.
EliminaApriamole insieme coi Nostri Cuori... per una primavera che non conosce fine.
Un bacio...
Mary
Perchè doverci rinunciare Mary?Sai anch'io ho visto qualche nube nel mio cielo fino a prima che scoprissi un cielo meravigliosamente azzurro con quelle nubi ci convivevo in pace ma opo il cielo azzurro alle prime nubi il rischio di perderlo ha provocato in me gli stessi tuoi pensieri, ogni mattina mi dico non ci voglio rinunciare e lo tengo ben saldo dentro di me.
RispondiEliminaTienilo ben saldo dentro di te :-)
Un abbraccio
Ciao, Carolina... è proprio così, finché non conosci la bellezza dell' "azzurro" stai bene in qualsiasi situazione... o almeno lo credi. Poi tutto cambia, non torneresti mai indietro, e al "bello" e al "buono" mai rinunceresti.
EliminaUn abbraccio grande.
Mary