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"Essere punto di riferimento per gli altri, soprattutto per chi sta peggio o sta male."
A volte non mi sento poi tanto "normale"... mi succede quando percepisco la curiosità incredula di Chi ho di fronte e mi scruta.
Ma sarà davvero normale una persona che vuol continuare a... vivere con gli Altri quello che ha passato sulla propria pelle, la durezza dell'incognito, la paura di soffrire... l'angoscia di non farcela?
Io sono così, normale quanto basta per fare tutto ciò... un po' meno o "sui generis" per Chi non condivide. E di certo, è più di uno. E anche questo è comprensibile forse anche "più normale".
Trovarsi al cospetto della sofferenza costa molta fatica, occorre farsi partecipe e nello stesso tempo prendere le distanze per non soffrire oltre misura... altrimenti non si è di aiuto alcuno... altrimenti si cela la speranza che così nascosta si perde di vista. E un procedere da "disperati" non fa bene a nessuno.
Molti si spaventano di fronte alla "diversità" e la malattia è una di queste. Chi è malato spesso soffre per inaspettati "distacchi" e se riuscisse a comprendere che ciò avviene solo per paura e senso di inadeguatezza di Chi all'improvviso si apparta, forse non si stupirebbe e altro dolore non si aggiungerebbe alla sofferenza per la condizione.
Persino alcuni infermieri non reggono e gettano la spugna... e che dire di professionisti che della psiche dovrebbero conoscere i più oscuri meandri? Beh, so di un paio che non hanno resistito in un reparto di oncologia e son spariti senza alcuna spiegazione.
La "Malattia", quella con la maiuscola fa terrore perchè esula da una quotidianità che tutto sommato, pur tra mille difficoltà si può gestire... e la Vita stessa tra ansie giuste o immotivate diventa un "fantasma", qualcosa che c'è ma così vissuta diventa trasparente...
Un attimo l'afferri, dopo un po' Ti sfugge.
Io ti sto conoscendo adesso e dalle tue parole sento tanto coraggio e tanta voglia di vivere. Ti ammiro tantissimo.
RispondiEliminapastaenonsolo.blogspot.it
E' vero, Giovy... ci sta tutto... coraggio e voglia di vivere e in base a questo lotto ogni giorno per mantenere la serenità tanto faticosamente conquistata.
EliminaGRAZIE per i complimenti... Ti abbraccio con affetto,
Mary
Cara Mary avanti sempre! Qui la neve continua a cadere copre tutto.
RispondiEliminaTomaso
AVANTI TUTTA... Amico mio e non fermarsi mai.
EliminaCon tanto affetto e simpatia,
Mary
Qui piove a dirotto... naturalmente anche l'umore è sotto "ai tacchi".
RispondiEliminaUn grande abbraccio per iniziare una nuova settimana con speranza...
Ale
E se oggi il cielo è triste, Tu sorridigli lo stesso...
EliminaDomani Ti ricambierà la cortesia, vedrai...
Un sorriso... un abbraccio e tanto affetto,
Mary
Purtroppo quando arriva una diagnosi del genere, ti crolla sempre il mondo addosso e solo una grande forza di volontà ti permette di andare avanti.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Sai una cosa, Cavaliere? Credo che la "volontà" sia una dotazione per Tutti... "potenziarla" per ricavarne forza però dipenda dall'effettivo desiderio individuale di vivere a tutti costi, nonostante le difficoltà, le ansie e i momenti destabilizzanti.
EliminaC'è da ripetersi di continuo... ce la farò perchè sono forte anzi in questa lotta all'apparenza impari... sono il più forte. E non c'è replica di sorta.
GRAZIE, Cavaliere e un abbraccio.
Mary
si scappa perchè è più facile eppure io penso che sono questi momenti in cui senti di più l'importanza della vita e la tua scala di valori cambia e si modifica, ci vuole tanta volontà per combattere contro la malattia e chi è vicno deve fare anche da stimolo dare un spinta in più
RispondiEliminaBENVENUTO, Gunther... hai ragione, si scappa per paura ma anche per ignoranza, non si riesce a cogliere ed apprezzare il valore intrinseco di una "seconda possibilità". La consapevolezza di ciò è arma potente che sbaraglia il nemico ancor prima che possa attaccare di nuovo.
EliminaUn grande aiuto viene anche da Chi è vicino ma le "mosse" più importanti e decisive devono partire da Chi vive il "disagio" sulla propria pelle.
Un grande abbraccio.
Mary