mercoledì 31 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.88) (Allenarsi ad esser pronti)

Mancano tre giorni alla fine di luglio, un mese che ricorderemo per sempre con malinconia. Crediamo di essere preparati ad un certo tipo di dolore, poi in realtà veniamo colti alla sprovvista. Siamo esseri fragili, a volte tutta fisicità, e il pensiero di non poter più vedere, accarezzare, udire la voce... quella voce, ci fa soffrire. È ché non siamo mai pronti. Siamo pronti solo a nascere, perché inconsapevole passaggio dall'oblio alla luce, ma poi non saremo mai pronti... Quando entrerà in gioco la volontà sarà una questione di scelte, e non saremo mai pronti a scegliere perché comporterà un rischio. E a rischio saranno le certezze, quelle che a torto crediamo siano per sempre. Eppure Noi non siamo pronti per sempre. Se la vita è un viaggio, la destinazione è quella e non può cambiare, cambia invece il modo di arrivarci. Perché questa riflessione? Perché quando si è volontari c'è bisogno spesso di raccogliere le idee. Personalmente ogni volta prima di cominciare, testo il mio stato d'animo, confido nella "mia preghiera preferita" e poi... poi vado con l'umiltà di Chi non sa niente ma ha solo un buon intento. Una volta un incontro mi pose di fronte ad una domanda che sfiora spesso tutti ma sempre viene "gentilmente accompagnata" fuori dalla mente. Non sono pronta, mi fu detto. Ma può esserci qualcuno davvero pronto al "grande cambiamento"?

martedì 30 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.87) (Anche fermarsi a riposare è parte di un viaggio - Alessandro D'Avenia -)

Una domenica trascorsa così, non saprei definirla, indaffarata sempre, coi miei pensieri altrettanto, che si conclude ora tra i ricordi. Indosso una maschera prima con me stessa, cerco di non pensarci o almeno di farlo in modo sereno, ma alla fine il vuoto lasciato dal Nostro amico è immenso, e personalmente lo sento tutto, forse come non avrei mai pensato. E non l'avrei pensato proprio perché persone come lui paiono "infinite". Ho riletto tutti i Suoi messaggi. Ogni tanto mi chiedeva di parlare, e se non si poteva, allora scriveva. Quante confidenze... di me poteva fidarsi, e raccontava ogni particolare. Un "compagno di viaggio" unico. E per Noi adesso il viaggio continua senza la Sua compagnia, presenza discreta ma assolutamente certa. Ogni tanto lo sguardo va alla foto del gabbiano di fronte al mare. Forse venti contrari l'hanno costretto a planare e sostare a riva. È stanco e intanto si riposa, prima di riprendere il volo. Ecco, per Noi, come per il gabbiano, ora il viaggio è in pausa. Pausa di riflessione per un'ulteriore consapevolezza. Di fronte all'infinito, ricordiamo e immaginiamo oltre l'orizzonte. Prima di ricominciare.

lunedì 29 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.86) (E non finisce qui...)

"E ricorda: se sei ancora viva, qualcuno ha bisogno di te. Vivi ogni giorno con dignità e amore. Ricorda sempre che la vita è un dono prezioso. Ogni giorno è un'opportunità per fare del bene, per amare e per essere grati. Non perdere mai la speranza e continua a vivere con passione e determinazione" Parole lette per caso, in un giorno non proprio a caso, perché in questa data, quattordici anni fa vide la luce il mio blog. "Continuare a...", e nel titolo il senso dei giorni che seguirono fino ad oggi. Avevo letto da qualche parte il termine "blog", e chiesi ai miei figli... Che cos'è un blog? Una sorta di diario, mamma. E che cosa potrei scrivere io, ad esempio? Ciò che vuoi. Un po' della tua vita, i sentimenti, le emozioni... ma anche raccontare il momento storico che ti ritrovi a vivere. E fu così che messe insieme le cose, emozioni, sentimenti, storia e vita, decisi per il blog... "Fai ciò che desideri. Finché puoi! Non incolparti di nulla. Qualunque cosa sia accaduta nella tua vita o in quella dei tuoi figli, hai fatto del tuo meglio". Scoprendo così che era finalmente il tempo di fare ciò che desideravo, non aver rimpianti né sensi di colpa, perché capace di far sempre cio che è meglio in quel momento. Cosi da allora in poi una pagina al giorno per i restanti giorni ricevuti in dono. Fino a quando Dio vorrà. A domani, con l'augurio di poter continuare a... essere sempre tutti Noi insieme.

domenica 28 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.85) (Nome comune ma assai singolare)

Oggi è stato l'onomastico di ogni Anna, nome assai comune quanto Maria. Anna...nome biblico, derivante dall'ebraico "hannah", "colui che ha ricevuto la grazia di Dio", è di particolare importanza nell'onomastica cristiana, in quanto è il nome della madre di Maria, la madre di Gesù. Ne ho conosciuto davvero tante, sia Anna che Maria, e ancor più di infinite... e non esagero... Anna Maria. Anna Maria e il corso dei presepi per contrastare la fatica della malattia. Anna Maria, veneziana ma tanto innamorata del sud e soprattutto della gente del sud, calorosa e accogliente che non la faceva sentire mai sola. Le "mie Annamaria", sempre presenti per me perché di ognuna ho voluto conservare un riferimento. Due meritano un ricordo importante, intriso d'Amore mai dimenticato, intenso di nostalgia. Anna Maria e l'orchidea, Suo dono per me. Il nobile fiore rimase in un bicchiere sul tavolo del soggiorno, non so per quanto. L'orchidea può, anche oltre ogni aspettativa, e quando poi finisce il suo tempo, avrà sempre il modo di resistere adattandosi al cambiamento. Sbiadita ma conservando l'antica bellezza, magari troverà riparo tra le pagine di un libro, a memoria senza tempo. E poi... Anna Maria e Tommy, il Suo micio bianco, tanto a lungo cercato, così amato, compagno Suo inseparabile e conforto grande. Di Lei conservo le lunghe chiacchierate cominciate col pianto e finite sempre in una risata. Il ricordo si fa più intenso ora che Tommy ha perso anche l'altra persona che l'amava tanto, e i suoi "occhi gialli" non potranno più seguirne i passi, certezza di casa ed affetto.

sabato 27 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.84) (La responsabilità di un impegno serio)

Penso a quando per il GAMA sarà tempo di ricominciare, alle proposte e ai progetti comuni lasciati in sospeso quel 10 giugno non tanto lontano, al silenzio denso di parole che seguirà il ricordo. A questo pensiero si preferirebbe allontanare il momento, eppure bisognerà riprendere. Stamattina con Ciriaco siamo stati a lungo con una paziente, l'abbiamo ascoltata, e il suo "ti voglio bene" ripetuto a chiunque è entrato nel cuore. Amici cari, c'è bisogno di Noi oggi più che mai. Anche col forte senso di vuoto, anzi proprio per quello, il gruppo GAMA deve ricompattarsi ed andare avanti. Il GAMA OdV è al suo tredicesimo anno con tutti gli oneri e le responsabilità che questo comporta, inutile dire quanta visibilità meriti un gruppo di auto mutuo aiuto come questo, e quali strade a volte impervie debba attraversare. Più presenza, quindi e maggior convinzione per un servizio concreto e valido. C'è bisogno di Noi, ripeto. Ritroviamo motivazione ed entusiasmo, e non tiriamoci indietro. Personalmente credo che siamo Tutti maturi per un impegno serio, fatto non di "scelte" diverse ma di "una scelta" in un'unica direzione, motivata sempre da quell'Amore che fa la differenza. .

venerdì 26 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.83) (Luce in trasparenza)

Il gran caldo di questi giorni mi riporta alle varie stagioni estive della mia vita. In particolare a quell'estate coi drenaggi e la parrucca, quando nonostante tutto non mi veniva giù neanche una goccia di sudore. Certe esperienze insegnano, di esse si fa tesoro, comunque non si dimenticano. E mentre mi riprendo dall'ennesima giornata con il gatto di turno più monello degli altri, penso a quante volte ho pensato "mai e poi mai", e poi ho dovuto ricredermi. Perché non tutto dipende da te, devi fare i conti coi sentimenti, e poi... tutto va da sé, e in quest'ottica è pure una consolazione. Non saremo mai vittime se in un modo o in un altro avremo cercato di "assecondare l'onda". Certo è che un po' si cambia dopo la malattia, si diventa essenziali. Molto si perde, e ci si fa bastare ciò che rimane. Come conchiglie vuote sulla sabbia bagnata. Sono vuote perché ci hanno rimesso la vita, ma nell'approdo alla riva sperano in una nuova con quello che resta.

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.82) (Per sopravvivere)

Ma tu sei stata sempre così calma?... mi chiedono, e risponderei senza aspettare... Calma io...? Lo ero e pure accomodante, ora molto meno, me lo impongo, ci lavoro tanto... insomma, faccio "di necessità virtù". Essere stata sempre consenziente, aver replicato durante ogni discussione con le lacrime e non con le parole per non ferire, hanno fatto intendere che potesse essere sempre così. Ora è ufficiale. Non è così. Sono cambiate le situazioni, sono cambiata soprattutto io. Per sopravvivere. E per sopravvivere ho imparato a fare delle scelte veloci, come se mi trovassi ogni volta ad un bivio. Non importa se giuste o sbagliate, conta una sola cosa, che mi facciano sentire bene in quel momento. Devo godermi le cose. Devo accettare le sconfitte, le delusioni. La vita è dura... ma io di più. Le opportunità non vanno mai perse... quelle che lasci andare tu... le prende qualcun altro. Un sorriso è un modo economico per migliorare l'aspetto. Non posso scegliere come mi sento... ma posso sempre farci qualcosa. Bisogna godersi il viaggio e non pensare solo alla meta. E poi... non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto mi ferirà. Per questo bisogna che io la perdoni. Perché serbare rancore e amarezza fa rifugiare la serenità da un'altra parte. Ed io la desidero sempre e per sempre con me.

mercoledì 24 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.81) (Una vita... una dedica)

Ci sono persone che quando vanno via per sempre non hai bisogno di cercar parole da dedicare. Arrivano da sole dall'esempio, dal vissuto, dal desiderio di continuità. Al Nostro amico, scomparso di recente, una dedica gliela dobbiamo, umile e schivo qual'era probabilmente avrebbe replicato... si, grazie ma non è il caso. Invece è direi quasi doveroso verso una bella persona dal cuore generoso. Capisco perché io amo scrivere a sera tarda... quando la notte è oltre l'uscio del giorno trascorso. È questo mio, un "diario" molto speciale... quasi non ha cronologia e va dal passato direttamente ad un futuro con rapidità, per poi tornare al presente e sostare a lungo... perché in fondo è solo questo che conta davvero. Sono stati giorni di luglio assai particolari che hanno portato a meditare e paradossalmente pensare alla Vita, al suo valore e significato. La vita di ognuno altro non è che un accumulare di giorni, mesi ed anni che trascorrono in un alternarsi di periodi felici o meno, e gli uni e gli altri si equivalgono per importanza ed intensità. Perché ogni giorno è addormentarsi e svegliarsi, provar dolore e gioire. Vivere e Morire. Facce della stessa medaglia che a Tutti appartiene. L'uomo per Sua natura vorrebbe evitare ciò che lo fa star male perché non lo sente come proprio. Erroneamente perché anche quello fa parte della vita e tanto più s'apprezza il momento di gioia quanto più si è conosciuto il dolore. Senza aver paura di morire.

lunedì 22 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.79) (Nuovi "arrangiamenti")

Riflettevo. Quante cose sono cambiate dalla pandemia in poi. Un evento spartiacque che ha definito la precarietà dell'esistenza e di tutto ciò che la riguarda. E poi disorientamento, incertezza. I desideri non sono gli stessi, le relazioni diventano al limite... Abbiamo tutti ripreso a vivere ma con "riserva". A parte questo pensavo anche alle persone care che non ci sono più. È strano come l'assenza possa diventare presenza costante, nel Cuore e nei pensieri. È la Vita, si dirà. Si, è la Vita che toglie con una mano e dona con l'altra. Di continuo prospetta e non solo, cambiamenti non sempre piacevoli, arrangiarsi una nuova melodia, fatta di note diverse, diventa così una necessità se si vuole continuare senza disperare.

domenica 21 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.78) (Mentre conto gli anni)

Il giorno volge al termine e qualche riflessione è d'obbligo. Eccomi qua, finalmente. È stato questo un compleanno strano. Forse è arrivato troppo presto, e non ho avuto il tempo di prepararmi a quest'anno in più da celebrare. Non avevo lo stato d'animo giusto. Comunque il tempo va e la Vita non aspetta, quindi meglio adeguarsi. Mi sono mancati degli auguri che mi erano sempre cari, ne ho ricevuto tanti, tantissimi altri, più di quanti me ne aspettassi. Una gioia grande. Colgono all'improvviso i ricordi del tempo con tutta la vita davanti e pure gli altri quando la strada fu sbarrata all'improvviso. "Lavori in corso" per dare vita ad un'idea, finalmente poter crescere e non tornare indietro. Cala un velo di malinconia, si vede che sto invecchiando, poi realizzo di essere contenta perché gli "anziani" si inteneriscono facilmente, sono più vulnerabili, è vero ma della fragilità prendono luce e trasparenza. Contenta pure perché determinata nel seguire sempre il Cuore, anche se non sono sempre capita. Ho compiuto 71 anni, sto invecchiando e sono contenta. Mi amo, ho la mia piccola famiglia, sei gatti e una cagnolina, ed un'altra immensa famiglia cui dedico quotidiani pensieri... che cosa posso desiderare di più? Perché s'invecchia bene se si è vissuto altrettanto bene. Fino a 40 anni sul volto si portano gli anni che la Vita regala, dopo e fino a quando Dio vuole, si porta la Vita stessa con le gioie e i dolori, le esperienze. Che dire... io fino ai 57 non è che mi piacessi poi tanto, ora mi trovo più gradevole, coi 14 anni in più della mia nuova vita. Sono una diversamente giovane, mai stanca di contare gli anni che arrivano e passano in volata. Grazie a Dio. E a Voi grazie sempre di tutto. ❤

sabato 20 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.77) (La Vita insegna...)

A volte dobbiamo farcene una ragione, voltare pagina e iniziare un nuovo capitolo... Così mentre scrivo dal soggiorno arriva la canzone natalizia per eccellenza, Jingle bells. Un modo come un altro per smorzare la calura, proiettarsi nel futuro, pensando che prima o poi passerà, come tutto del resto. Ogni cosa è passeggera, la vita stessa, ne siamo consapevoli eppure stentiamo a credere che possa andar via in tempi lunghi o brevi, non importa. Ho sempre pensato che tutto va come deve, non potrà mai essere diversamente. Si tratta di percorso obbligato, occasioni e persone costituiscono gli strumenti perché vada in un certo modo e non altrimenti, sia nel bene che nel male. È il Destino? Mah... credo la Vita, che riserva alcuna cosa uguale per tutti, se non la conclusione. Comunque una certezza c'è che può dipendere da Noi. Dall'inizio alla fine è tutto un tempo di cui usufruire al meglio.

venerdì 19 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.76) (Voglia di dolcezza)

Senza compiere opere straordinarie... solo Amico per Chi è accanto a Te, stringendogli la mano. Proprio ciò che mi è capitato ieri con la paziente che cercava di me per una parrucca. Premesso che la parrucca proposta è stata di Suo gradimento, abbiamo conversato a lungo, lei si è raccontata, e poi alla fine con gli occhi lucidi mi ha fatto dono di una carezza sulla guancia. Voglia di dolcezza, potrebbe essere il titolo di quest'altra storia che a voler scriverla sembrerebbe una saga, un racconto di borgata, la sceneggiatura di una fiction. Una storia che mi ha preso a tal punto da superare ogni dubbio, ansia e quant'altro. Certo che vevo fatto bene a seguire il Cuore e andare in reparto. La mission... la mission non va mai persa di vista, pure se qualcosa rema contro, non si può piacere a tutti, e a volte stanchezza e sfiducia prendono il sopravvento. Senza fare nulla di straordinario, ma solo ciò che incondizionato amore vuole.

giovedì 18 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.75) (Pensieri in successione)

Giorni difficili questi, inutile dire il perché, semplicemente non si fa mai l'abitudine e quando la casualità ostinata non fa che ricordarlo, si piange all'improvviso senza accorgersene o si inveisce contro il mondo intero che neppure c'entra. Io appartengo alla prima categoria. Oggi sono tornata in reparto e sinceramente pensavo di non farcela. Mi mancava lo spirito giusto, quello che motiva, la carica, la forza insomma. Comunque sono andata, inizialmente coi pensieri altrove. - Maria ti cercava una paziente, è per una parrucca... Ecco, presa per capelli, è il caso di dirlo, e immessa prepotentemente nella realtà che ho scelto e sento mia... Un promemoria per continuare. Dopo cena stasera in cucina da sola, televisore spento, pensieri in successione. Silenzio assoluto. Mi piace il silenzio. Davvero è per me la medicina giusta, la replica ad un rimprovero, la pausa per risolvere un problema. Comunque ora che il giorno è al termine meglio che sia il silenzio a supportarmi... o a sopportarmi? Questione di punti di vista, e del resto in un modo o nell'altro dovrò superare anche questa.

mercoledì 17 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.74) (Step by step... c'è un tempo per ogni cosa)

E tutte le vite che abbiamo vissuto e quelle che dobbiamo ancora vivere sono piene di alberi e foglie che cambiano. - Virginia Woolf - No, non sono a corto di idee né di parole, anzi. È che avevo bisogno di confrontare pensiero e stato d'animo del momento con qualcos'altro. Alla fine il riscontro è stato positivo. Nulla resta uguale nel tempo. Gli errori, le perdite, le malattie ne segnano il passo... “Una volta la nonna mi aveva dato consiglio: Nei periodi difficili, vai avanti a piccoli passi. Fai ciò che devi fare, ma poco alla volta. Non pensare al futuro, nemmeno a quello che potrebbe accadere domani. Lava i piatti. Togli la polvere. Scrivi una lettera. Fai una minestra. Vedi? Stai andando avanti passo dopo passo. Fai un passo e fermati. Riposati. Fatti i complimenti. Fai un altro passo. Poi un altro. Non te ne accorgerai, ma i tuoi passi diventeranno sempre più grandi. E verrà il tempo in cui potrai pensare al futuro senza piangere.” Elena Mikhalkova, La stanza delle chiavi antiche ... ma ci si può riprendere, senza fretta, coi propri tempi. Intanto se ti va di piangere, piangi. Se vuoi stare da sola, da sola resta. Vivi la quotidianità di sempre pure se in modo lento e diverso. Comunque stai andando avanti. Step by step.

martedì 16 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.73) (Sentimenti da sistemare)

Nel tempo niente resta uguale, cambiano le situazioni e di conseguenza l'approccio a se stessi e agli altri, muta pure il modo di vedere le cose. Si ampliano gli interessi e s'impara tanto da poter condividere. Si riscoprono vecchie passioni e ci si rimette in gioco. Ci s'impegna pure tanto nel cercare piccoli rituali per ridimensionare situazioni strane, anomale, al di fuori della vita normale. Ché poi Chi stabilisce qual è la normalità, forse può solo il soggetto iterando nel tempo le proprie azioni, rituali appunto di una normalità fatta da sé su misura, difficile da dismettere anche dopo tanto. Restano perciò per me rituali tali e quali, con fatica cercati e realizzati, fare uno shampoo quando sono arrabbiata, uscire se sono triste e stanca per comprare una cosa che non userò, cucinare in anticipo per i giorni che sarò in ospedale, come quando ero in chemio. Perché oggi per me è uguale, stesso "carico emotivo", idee da raccogliere, sentimenti da sistemare. Sentimenti da sistemare... quanto è difficile. Perché ci sono le emozioni da gestire, e sempre facile non è. La Tristezza, ad esempio è una delle più difficili. È l'emozione della Perdita. La morte di una persona cara e non solo. La morte che tocca da vicino sgomenta e sempre tanto, perché per alcuni cui nel tempo ci siamo affezionati, nel nostro immaginario quel tempo stesso si è fermato. Realizzare ciò che per fatto naturale succede è dura. Anche perché ogni volta si prende ulteriore consapevolezza. È come se la Vita volesse sbattere in faccia la verità più assoluta. Ognuno di Noi ha persone che sono o diventano punti di riferimento così importanti e fermi da essere considerati quasi immortali. Purtroppo siamo tutti sotto lo stesso cielo, e a quel Cielo sia pur nella speranza, tendiamo. E ritorniamo. Personalmente spesso testo il mio stato d'animo, confido nella "mia preghiera preferita" e poi... poi vado avanti con umiltà. Non saremo mai pronti al "grande cambiamento". Per fortuna la speranza non abbandona mai, e col suo esserci aiuta non poco a guardare coi suoi occhi...

lunedì 15 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.72) (Nel Cuore...)

Le difficoltà, i dispiaceri, il Dolore. Sono cose che prima o poi ci si aspetta, eppure bisogna vivere come non esistessero, prendendo il meglio che si presenta. Poi però arriva il giorno che ci si sente persi. La mancanza all'improvviso, l'impossibilità di un futuro da vivere da soli, ed è... pressione alle tempie, nodo alla gola, viso infuocato e mani fredde. È l'immediata reazione fisica. E il Cuore? E la Mente? I battiti sono così veloci che pare fermarsi. La Mente perde la lucidità ma può trovare pure nuova consapevolezza. Il pianto è rifugio per nascondere prima a se stessi la vulnerabilità che ancora una volta prende. E dopo ci sarà il desiderio di stare da soli a pensare ed elaborare. Nel Cuore risiedono i buoni sentimenti, del cuore i battiti si fanno più veloci quando si prova un'emozione. Il Cuore. L'organo della Vita. Tutto parte da lì, e lì si ferma, la vita stessa Niente e nessuno all'esterno sarà mai responsabile di quello che purtroppo accade. Per ognuno c'è un percorso, diverso che si ferma per un ostacolo che lo è altrettanto. Convincersene sarà conforto prima che accada, durante e dopo. E torneranno il sorriso, la comprensione, la fiducia quando finalmente si lenirà il Dolore. Poi la Vita procede in ogni caso, non aspetta. "Niente impedirà al sole di sorgere di nuovo, neppure la notte più oscura. Poiché oltre la nera cortina della notte c’è sempre un’alba che ci aspetta". - Khalil Gibran -

domenica 14 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.71) (Quando a volar via è una persona perbene)

È in giornate come questa, con un pensiero triste nella mente, che ritornano le parole di Chi mi ha preceduto. Saggezza antica. La vita è un affacciarsi alla finestra. Rapido sempre, quasi di sfuggita pur con un bagaglio d'anni, a volte con la sensazione di non aver visto, imparato, fatto abbastanza. Siamo come bolle di vapore che vivono un giorno come fossero mille anni. Trasparenti, eteree hanno un mondo dentro e guardarle incanta, e non vederle più all'improvviso, lascia un vuoto, la parte finale mancante di una "storia". Pomeriggio torrido, tipico di queste ultime estati, è piacevole essere accolti dall'aria climatizzata in chiesa, ma avremmo retto anche a rivoli di sudore, perché per Michelangelo avremmo fatto tutto e di più, e non sarebbe mai stato abbastanza. Michelangelo era un generoso, disponibile sempre, su di Lui si poteva contare, pure all'ultimo minuto non diceva mai no. Come faremo ora? Guardando oggi la foto sulla bara, Lui... così sorridente, avrei voluto chiederglielo... e ora senza di Te come faremo? Il nostro tesoriere che valeva un tesoro, il segretario cui potevi affidare i propri segreti, l'accomodante, il pacato... la Persona perbene. Ci mancherà tanto, tornerà il Suo ricordo ogni volta che il profumo delle noci e nocciole ci riporterà al sapore dei dolci fatti e condivisi con tanto amore. - Non l'ho fatto da solo... diceva... c'ha messo le mani anche Rita. Perché Lui era così, umile a tal punto da non prendersi mai tutto il merito. Noi gli dobbiamo davvero molto. Si conclude una giornata di intensa riflessione. Domani comunque sarà tempo di rielaborare e riprendere con l'energia che serve, poca o tanta, quella che sarà. LA GOCCIA Che piccola cosa, una vita! La mia, come tutte, è una goccia. Voglio si perda in un mare d’amore, perché è l’unica via, altrimenti è una goccia sprecata: troppo piccola per essere felice da sola, e troppo grande per accontentarsi del nulla. (Anonimo)

venerdì 12 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.70) (Esserci? Noi ci siamo)

L'estate avanza, ma Noi del GAMA, pur con ridotte presenze siamo sempre operativi. Continuo ad infiocchettare le mie piccole pergamene, perché al solito ognuna costituisce un pensiero gradito. Se c'è aria di vacanza ovunque, è anche lì dove non ci starebbe. Perché la malattia non va in ferie, ma neanche la speranza. Pensieri propositivi, piccoli progetti e presenze soprattutto, riportano all'idea di normalità. Pare persa per sempre, ma si tratta di vedere quella che si vive al momento come una parentesi. Potrà essere tale oppure no, il "Qui e Ora" sarà la giusta sfumatura di colore. Vero è che il periodo estivo appare più duro, perché tanto contrasta col freddo della solitudine. Nemmeno si sente il caldo o l'esigenza di essere altrove, solo si avverte di più l'ingiustizia del proprio stato. Il grigiore della condizione va allora ridimensionato dalla speranza che si ravviva di colore. Solo una parentesi. Già... speriamo. Ha replicato il giovane paziente... a questo punto devo affidarmi a colui che tutto può. Se Lui vuole... Un suggerimento Per ansia o per un qualsiasi motivo, (io lo faccio spesso), si metta ordine nei cassetti e nell'armadio. Il tempo passa e di roba se ne accumula sempre tanta. Tutto non ci può stare, tutto non si può tenere. E allora si fa una selezione... qualcosa o anche più del passato, tanto di nuovo perché è il Presente che va ancora vissuto e fino in fondo. Dovrebbe essere sempre così... in un cassetto immaginario che rappresenta la Vita, in un angolo il meglio di quel che è stato, nel resto dello spazio tutto ciò che si acquista man mano con l'esperienza. Imparando.

giovedì 11 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.69) (Variamente nonni)

Perché di nonni ce ne sono tanti, e di varia tipologia. Li accomuna una definizione, forse terra terra ma oggettivamente valida. I nonni sono un papà e una mamma con una seconda opportunità, riveduta e corretta rispetto alla precedente perché donano amore secondo le proprie modalità. Sono convinta anch'io che i nipotini siano gioia che cura, purtroppo non avendone cerco in altro compensazione. Resto affascinata e comunque m'immedesimo ascoltando i racconti dei nonni che incontro in reparto. Nonni gioiosi e nonni seriosi, nonni sorridenti e nonni burberi per celia. A proposito oggi ho incontrato... - Di' alla signora come ti chiamano i bambini. - Ah sì, mi chiamano "nonno m'arrabbio" - Allora ti arrabbi sempre... - Noo, solo quando vengono a casa. Fanno una confusione... Nonno m'arrabbio, sembra un personaggio di una favola, anzi di un cartone animato. Burbero a momenti, per finta o per davvero, ma con gli occhi lucidi al solo loro pensiero. Già, perché con l'età si diventa più sensibili, facili a commuoversi, si torna insomma un po' bambini ed è normale stare da quella parte... dei loro nipotini.

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.68) (Un libro per la Vita)

Stamattina di buon'ora mi è arrivato l'ultimo libro ordinato, "Come l'arancio amaro"... - Ciao signora, buona giornata e buona lettura. Mi ha salutato così il giovane corriere, predisponendomi al meglio verso il nuovo giorno. Alla gentilezza del ragazzo si è poi aggiunto il profumo della carta stampata mentre del libro sfogliavo le pagine rapidamente La connessione con me stessa è stata definitivamente stabilita. Leggere innanzitutto e poi scrivere sono mie antiche passioni. Un libro è compagnia silenziosa e discreta, aspetta con pazienza là dove lo si posa e fa sognare per non essere dimenticato. L'amico ideale quando si è lontani da casa, perché ne colma la mancanza. Il libro mi ha sempre accompagnato, in vacanza, dal parrucchiere, persino nei ricoveri ospedalieri. La Vita spesso costringe a tenere ben piantati i piedi a terra, un libro fa mettere le ali. Sarà per questo e per l'età con il libro ci siamo giurati fedeltà... e chi lo lascia più? "Leggere è andare incontro a qualcosa che sta per essere e ancora nessuno sa cosa sarà". - Italo Calvino - A proposito, leggo qualche pagina anche prima dei miei pensieri della sera. Aiuta a concentrarmi e mi rilassa. Un bel supporto per le risorse interiori.

martedì 9 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.67) (Come girasoli...)

Dopo il buio, consapevoli e desiderosi verso la luce. In modo diverso, questo si, però pur condividendo poco e niente, troviamo sempre la Nostra alba, il punto d'incontro che non ci fa pentire di vivere insieme da 45 anni. Ora che tempo è trascorso, ogni tanto guardiamo indietro e... sai di quel trenino alla festa di Capodanno? Si comincia in due, e poi quattro o più. Mentre conduci, si aggregano quelli che non pensi e perdi Chi poteva restare. Alla fine si va avanti uguale. La "festa" deve continuare. 7 Luglio 1979 - 7 Luglio 2024 Una strada, un cammino, una storia. Quel giorno Io e Te... oggi Tu ed Io ancora. "Ti amerò qualunque cosa succeda. Ti vorrò bene sia quello che sia, anche se inciamperai, anche se ti comporterai come qualsiasi essere umano, comunque, ti amerò".

lunedì 8 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.66) (E della donna che ero resta solo uno sbiadito ricordo)

Già, "quella che ero"... Oggi guardavo i miei gattini giocare, e pensavo che per necessità niente era più al solito posto. Ho dovuto fare diversi cambiamenti infatti, spostare, eliminare perché coi loro salti ne hanno rotte di cose. E pensare che un tempo ogni volta che una tazzina si rompeva, ne incollavo i cocci solo per riportarla dove era. Oggi riconosco l'assurdità di tale condotta, così metto via cose solo perché mi hanno stancato. E con sei gatti per casa cocci rotti a volontà, e non solo, sorrido comunque e rido ad ogni piatto rotto. Poiché nulla resta uguale, arriva un momento, sempre... in cui bisogna rinnovarsi, e la Vita anche se in modo maldestro ci viene in aiuto. Si gettano i cocci che ingombrano e non servono per far posto ad altri che saranno. Occorre spazio per accogliere il "nuovo", ché dia calore all'anima e colori i pensieri.

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.65) (Il giorno come la vita)

Mi pare fosse Schopenahuer ad affermare che ogni giorno è una piccola vita, e del resto ricorrente è questo parallelismo. Nasciamo al mattino per morire a sera e poi... rinascere. Il giorno come la vita in equilibrio tra il buio e la luce. E intanto... si vive, e si deve vivere pienamente e consapevolm
ente. Mai voler restare ad occhi chiusi, magari è comodo, ma non sarebbe vita. È nell'aria impalpabile di un'alba la luce soffusa che vorresti illuminasse l'animo, quando quella violenta a mezzodì disorienta e il buio di una parentesi inaspettata fa paura. Se desideri la luce non puoi trovarla tra quattro fredde mura, dove logoreresti Cuore e pensiero, devi uscire, andare fuori e ne cercherai tutte le gradazioni, e tra queste ci sarà di certo quella che fa per Te. Luce ed oscurità si alternano, in una vita che di fatto non deve far paura. Perché siamo chiamati a continue sfide, la prima, la più importante è quella con Noi stessi. E se il buio sembrerà prevaricare, non durerà per sempre. L'uno non esiste se prima non c'è stata l'altra, e viceversa. Senza considerare che anche nell'oscurità assoluta qualche sprazzo di luce non manca. Si placherà così pensando, la paura durante un'attesa che mette in ombra la propositività. Dedicato a Chi potrebbe vincere ancora ogni volta, ma è fermo perché crede non aver più opportunità.

sabato 6 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.64) (Mi son salite le lacrime agli occhi)

Oggi più volte mi son salite le lacrime agli occhi. È perché quando sento "non ce la faccio più", avverto il peggio. Come se a non farcela più fossi io. E poi... Per un'attesa vissuta con angoscia, e contare le ore, i minuti, i secondi che separano da quel momento, quando ogni dubbio si risolverà. Cosi oggi mi son salite le lacrime agli occhi. Si possono stabilire legami, relazioni, vuoi per affinità, vuoi per simpatia. Ci si può frequentare, conoscersi, dispiacersi se qualcosa non va, ma... L'empatia è tutt'altra cosa. È esserci pure senza stare. È trattenere nei pensieri. È la "compassione" la chiave di volta. Mettersi nei panni dell'Altro o almeno provarci, e se ci si scopre inadeguati, avere il coraggio e l'umiltà di farsi indietro. Perché non tutto è per Tutti. Dicono io sia empatica, ma mi chiedo sempre... fino a che punto? Ho intuito, sensibilità, ma soprattutto "non lascio andare". Basterà... chissà?!

venerdì 5 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.63) (Il gruppo aiuta... il gruppo sostiene... il gruppo salva)

Essere un "gruppo" aiuta molto, ci si può nascondere nella giornata "no", chiedere aiuto in modo più o meno esplicito, affidarsi. però richiede profonda conoscenza reciproca, e poi nel tempo pure sintonia. Stasera pensando al momento che sta vivendo il Nostro amico Michelangelo riporto una citazione di Lawrence, sintesi perfetta della relazione di aiuto, fondata sul reciproco affetto... " Tu mi stai a cuore, m'importa tutto di te, m'interessa la tua vita, m'interessa ciò che fai, m'interessa ciò che dici. M'interessa sapere cosa pensi, cosa desideri, cosa cerchi. Mi sta a cuore tutto di te, soprattutto quello che hai nel cuore..." ... ché se nel Cuore hai me, di certo nel mio avrò Te. Un abbraccio, un sorriso, le parole giuste al momento giusto fanno dimenticare spazio e tempo, trasmettono forza e speranza, riportano equilibrio e serenità. Come è successo stasera, quando le buone notizie riguardanti il Nostro Amico ci hanno rassicurato se non addirittura commosso, tant'è che siamo sicuri domani di svegliarci migliori, perché è così, la notte non solo porta ma prende consiglio dagli eventi, tutti anche quelli che sembrano di ordinaria quotidianità, in questo caso speciale. Possiamo così chiudere il bilancio di questa giornata del tutto in positivo. E sarà domani ancora, per Noi... insieme, tutto da vivere. Quando a casa mi chiedono... ma com'è che torni dall'ospedale e sei più serena di quando sei uscita? Semplice... vorrei rispondere però non lo faccio perché potrei essere non capita... semplice, perché ogni volta imparo e prendo il meglio del dolore. Una storia cominciata quattordici anni fa, e per me mai conclusa.

giovedì 4 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.62) (Benedetto aiuto)

Stasera tra i miei "pensieri prima di andare" s'insinua benevola quanto benefica, la bontà dell'aiuto reciproco, spesso inconsapevole ma ugualmente efficace. A me tocca fare sempre un gran lavoro, specialmente in certi momenti, darmi coraggio e contemporaneamente, annullare i latenti "sensi di colpa". Qualcuno poi mi dirà qualcosa, e in quel momento preciso sarò io che da poche parole, riceverò quell'aiuto "benedetto". Certi incontri si fanno perché devono accadere, in quel momento, per il bene(ssere) di tutti. Perché lo considero provvidenziale, un vero "dono" dalle "alte sfere". Qualcuno che ben mi conosce vuole che io agisca bene, e perciò mi aiuta... ché riprenda coraggio e stima e non receda. Così oggi dopo tanto ho incontrato Valeria, ed è stata Lei a ricordare... - Ti ho incontrato alla mia prima chemio, ti rivedo oggi che è l'ultima. E stamattina pioveva ed ora c'è il sole. Tutto si combina in un bell'augurio. Benedetto aiuto. Quanta verità... Non mi stancherò mai di ripeterlo, ciò che ricevo ogni giorno per quella scelta che non fu totalmente mia, è dono, ricchezza, gioia. Soprattutto gioia, per bontà di Dio e così sia.

mercoledì 3 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.61) (Perdere tempo... Dammi tempo... Non è tempo...)

Sono espressioni che appartengono alla quotidianità e il termine "tempo" è usato senza considerarne l'autentico senso e valore. Senso e valore definiti quando non stai bene e nel giorno del Tuo compleanno, quando il Tempo pare scivolar via come sabbia nella clessidra. Ed è allora che vorresti trattenere ogni piccolo prezioso granello. Unico modo sarà non essere solo per se stessi. Sono nata a luglio, sono stata ammalata, poi invitata a vivere ogni giorno come fosse festa, dedicandomi del tempo, finché c'è tempo. Tempo da dedicarmi e dedicare, per sperare ed amare, per accogliere il "dono", tempo per la vita. Tempo anche per divertirmi, quando si può e a modo mio. Tempo per comprendere ed anche perdonare. Buonanotte... 🌜🌟🌛 p.s. Mi batto sul tempo. Michelangelo d'Altilia ... in bocca al lupo! Irene Dellisanti domani festeggi il Tuo Compleanno, auguri con tutto il Cuore, di vero Cuore. E ora... Buonanotte davvero. 🌜🌟🌛🌟🌜🌟🌛

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.60) (Pet Therapy... cani, gatti e c.)

Mi torna in mente una paziente, Nicoletta che viveva da sola in campagna, unica Sua compagnia due mucche e un cane. Al mattino si metteva sull'uscio e li chiamava per nome... Antonietta... Rosina... Pasqualino, e subito arrivavano per darle il buongiorno, a modo loro, con muggiti e un allegro abbaiare. E Lei non era più sola. I cani sono stati sempre presenti nella mia vita. La prima cagnolina la portai a casa io stessa, frequentavo la prima media e accolsi l'invito della Protezione Animali ad adottare un cucciolo meticcio. Pucci, questo il suo nome, aiutò mia madre ad elaborare il grave lutto per aver perso una figlia di otto anni. Che dire poi di Betty e Beauty? La prima sembrò essersi sacrificata per me, perché potessi curarmi. La seconda fu ed è ancora la "tenera medicina" dei miei giorni. Intanto da un anno la "cura" si è aggiornata. Sei gatti danno un gran da fare tale da non poter pensare, o meglio... penso quel che serve, a loro, a Noi, al tempo che va senza rimpianti. Dagli animali impariamo la gratitudine in semplicità. Senza tanti ragionamenti né calcoli, essere grati per "affetto incondizionato", va bene anche per istinto. Se ci comportassimo come gli animali molte cose migliorerebbero. Gli animali sono compagnia, affetto, ed anche "cura". Creature magiche.

lunedì 1 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.59) (Sabato di fine giugno, primo esodo per le vacanze)

Sarebbe fantastico se i guai, ma quelli seri si prendessero una pausa, andassero in ferie pure loro. Perché no, almeno un giorno solo d'estate per sentirsi bene, non avere problemi, vivere come in vacanza, aspettando di ricominciare. E invece... tre passi avanti e sei indietro con quello che hai dentro e fuori che sembra remare contro. Un "prologo" pesante? Probabile, però riflette la realtà di molti che vivono un "momento contro", e sperano che cambi la convergenza astrale e subito dopo disperano perché tutto va male. Le situazioni particolari, quelle a Noi ben note pesano tanto sempre, ancor più nei giorni di festa e vacanza. Il proprio stato d'animo, tra note palesemente amare e altre forzatamente dolci, stride con la schietta spensieratezza e l'allegria intorno. La parte razionale è mortificata dalla condizione, quella irrazionale è arrabbiata per un atteggiamento che percepisce come indifferenza. Quanto dolore... ma è la Vita che va e non può andare diversamente, e se pure ci si sente astratti, a questa si continua ad appartenere. Non bisogna dimenticarlo, e pur annaspando si cerca di restare a galla. Credici. Si tornerà a questa Vita, un passo alla volta, giorno dopo giorno.

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.58) (Vorrei...)

Vorrei tanto migliorare, perché nella vita non si finisce mai, intanto mi impegno nelle piccole cose, a trovare le parole, a combinarle insieme per alleviare il dolore... Normalmente lascerebbero il tempo che trovano, ma in certe situazioni le parole sono carezze, lenimento per l'anima. Ed io ci provo. Presenza, vicinanza, disponibilità completano la "cura". Vorrei il doppio del mio tempo, non in termini di anni, per carità, ma proprio praticamente, nel quotidiano. Son poche 24 ore, e se il doppio può sembrare esagerato, con qualche accorgimento mi farei bastare pure 24 più la metà. Questo vorrei. Che il giorno avesse il doppio delle ore o quasi, in modo da non dover contare i minuti che passano veloci, potessi fare quanto mi va o fosse necessario, molto di più. La tirannia delle ore e dei minuti mi impedisce di essere quanto vorrei. Il desiderio sarebbe esserci molto di più, non per contare di fronte al giudizio altrui, ma per dar conto a me stessa, ché ho sempre voglia di darmi da fare col gran da fare. E poi... poi vorrei anche il dono dell'ubiquità, essere qui e altrove, dove serve, senti dover esserci, perché altri ci possano contare. Vorrei fare di più, molto di più. Donare quindi tempo e presenza, testimoniare l' amore senza condizioni. Trovo luce e trasparenza nell'esserci per l'altro con spontaneità. Sempre, per Chi vuole, quando vuole. Viva le priorità che non si vivono come doveri ma fanno stare bene. Pensando agli anni vissuti, si fa un bilancio del tempo speso. Tempo speso bene e tempo sprecato. Si spende bene se non è solo per se stessi. Peccato capirlo a volte tardi. "Non esiste modo migliore di gestire la propria vita se non toccare la vita di un altro, con amore e un sorriso". - Og Mandino -

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.57) (Parole dedicate)

Leggere, delicate elaborate dall'esperienza e con l'ascolto. Da una conversazione odierna, per le parole condivise, spontaneo è stato immaginare il "comune Nostro percorso" non sempre liscio, simile a quelli di un tempo... fatti di strade tortuose, erte, lastricate di pietre, poco agibili. Ecco... per Noi, su quel tratto di strada che non avremmo mai scelto né pensato, è lo stesso. Ogni tappa o momento richiede una sosta, riprendere fiato per ricominciare e proseguire. Le risorse più importanti sono dentro di Noi, dobbiamo averne solo consapevolezza e ce la caveremo in ogni situazione e pur tra mille difficoltà. Spesso la salvezza sta proprio nella profonda conoscenza di se stessi, nel valorizzare la propria interiorità ma anche la realtà che ci circonda. La leggerezza. Niente di più concreto. Compresi pensieri, preghiere, speranze, tutto con... leggerezza. "Leggerezza non è superficialità. È cogliere il buono della propria vita, assecondando i cambiamenti della Vita". ... e a questo punto mi sento di aggiungere... "Condividendone la consapevolezza". Quindi... ce la farai, ce la farai ugualmente, anche se il dolore, la delusione e la stanchezza ti porteranno a mollare. Perché c'è sempre un buon motivo per ricominciare.