mercoledì 3 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.61) (Perdere tempo... Dammi tempo... Non è tempo...)

Sono espressioni che appartengono alla quotidianità e il termine "tempo" è usato senza considerarne l'autentico senso e valore. Senso e valore definiti quando non stai bene e nel giorno del Tuo compleanno, quando il Tempo pare scivolar via come sabbia nella clessidra. Ed è allora che vorresti trattenere ogni piccolo prezioso granello. Unico modo sarà non essere solo per se stessi. Sono nata a luglio, sono stata ammalata, poi invitata a vivere ogni giorno come fosse festa, dedicandomi del tempo, finché c'è tempo. Tempo da dedicarmi e dedicare, per sperare ed amare, per accogliere il "dono", tempo per la vita. Tempo anche per divertirmi, quando si può e a modo mio. Tempo per comprendere ed anche perdonare. Buonanotte... 🌜🌟🌛 p.s. Mi batto sul tempo. Michelangelo d'Altilia ... in bocca al lupo! Irene Dellisanti domani festeggi il Tuo Compleanno, auguri con tutto il Cuore, di vero Cuore. E ora... Buonanotte davvero. 🌜🌟🌛🌟🌜🌟🌛

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.60) (Pet Therapy... cani, gatti e c.)

Mi torna in mente una paziente, Nicoletta che viveva da sola in campagna, unica Sua compagnia due mucche e un cane. Al mattino si metteva sull'uscio e li chiamava per nome... Antonietta... Rosina... Pasqualino, e subito arrivavano per darle il buongiorno, a modo loro, con muggiti e un allegro abbaiare. E Lei non era più sola. I cani sono stati sempre presenti nella mia vita. La prima cagnolina la portai a casa io stessa, frequentavo la prima media e accolsi l'invito della Protezione Animali ad adottare un cucciolo meticcio. Pucci, questo il suo nome, aiutò mia madre ad elaborare il grave lutto per aver perso una figlia di otto anni. Che dire poi di Betty e Beauty? La prima sembrò essersi sacrificata per me, perché potessi curarmi. La seconda fu ed è ancora la "tenera medicina" dei miei giorni. Intanto da un anno la "cura" si è aggiornata. Sei gatti danno un gran da fare tale da non poter pensare, o meglio... penso quel che serve, a loro, a Noi, al tempo che va senza rimpianti. Dagli animali impariamo la gratitudine in semplicità. Senza tanti ragionamenti né calcoli, essere grati per "affetto incondizionato", va bene anche per istinto. Se ci comportassimo come gli animali molte cose migliorerebbero. Gli animali sono compagnia, affetto, ed anche "cura". Creature magiche.

lunedì 1 luglio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.59) (Sabato di fine giugno, primo esodo per le vacanze)

Sarebbe fantastico se i guai, ma quelli seri si prendessero una pausa, andassero in ferie pure loro. Perché no, almeno un giorno solo d'estate per sentirsi bene, non avere problemi, vivere come in vacanza, aspettando di ricominciare. E invece... tre passi avanti e sei indietro con quello che hai dentro e fuori che sembra remare contro. Un "prologo" pesante? Probabile, però riflette la realtà di molti che vivono un "momento contro", e sperano che cambi la convergenza astrale e subito dopo disperano perché tutto va male. Le situazioni particolari, quelle a Noi ben note pesano tanto sempre, ancor più nei giorni di festa e vacanza. Il proprio stato d'animo, tra note palesemente amare e altre forzatamente dolci, stride con la schietta spensieratezza e l'allegria intorno. La parte razionale è mortificata dalla condizione, quella irrazionale è arrabbiata per un atteggiamento che percepisce come indifferenza. Quanto dolore... ma è la Vita che va e non può andare diversamente, e se pure ci si sente astratti, a questa si continua ad appartenere. Non bisogna dimenticarlo, e pur annaspando si cerca di restare a galla. Credici. Si tornerà a questa Vita, un passo alla volta, giorno dopo giorno.

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.58) (Vorrei...)

Vorrei tanto migliorare, perché nella vita non si finisce mai, intanto mi impegno nelle piccole cose, a trovare le parole, a combinarle insieme per alleviare il dolore... Normalmente lascerebbero il tempo che trovano, ma in certe situazioni le parole sono carezze, lenimento per l'anima. Ed io ci provo. Presenza, vicinanza, disponibilità completano la "cura". Vorrei il doppio del mio tempo, non in termini di anni, per carità, ma proprio praticamente, nel quotidiano. Son poche 24 ore, e se il doppio può sembrare esagerato, con qualche accorgimento mi farei bastare pure 24 più la metà. Questo vorrei. Che il giorno avesse il doppio delle ore o quasi, in modo da non dover contare i minuti che passano veloci, potessi fare quanto mi va o fosse necessario, molto di più. La tirannia delle ore e dei minuti mi impedisce di essere quanto vorrei. Il desiderio sarebbe esserci molto di più, non per contare di fronte al giudizio altrui, ma per dar conto a me stessa, ché ho sempre voglia di darmi da fare col gran da fare. E poi... poi vorrei anche il dono dell'ubiquità, essere qui e altrove, dove serve, senti dover esserci, perché altri ci possano contare. Vorrei fare di più, molto di più. Donare quindi tempo e presenza, testimoniare l' amore senza condizioni. Trovo luce e trasparenza nell'esserci per l'altro con spontaneità. Sempre, per Chi vuole, quando vuole. Viva le priorità che non si vivono come doveri ma fanno stare bene. Pensando agli anni vissuti, si fa un bilancio del tempo speso. Tempo speso bene e tempo sprecato. Si spende bene se non è solo per se stessi. Peccato capirlo a volte tardi. "Non esiste modo migliore di gestire la propria vita se non toccare la vita di un altro, con amore e un sorriso". - Og Mandino -

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.57) (Parole dedicate)

Leggere, delicate elaborate dall'esperienza e con l'ascolto. Da una conversazione odierna, per le parole condivise, spontaneo è stato immaginare il "comune Nostro percorso" non sempre liscio, simile a quelli di un tempo... fatti di strade tortuose, erte, lastricate di pietre, poco agibili. Ecco... per Noi, su quel tratto di strada che non avremmo mai scelto né pensato, è lo stesso. Ogni tappa o momento richiede una sosta, riprendere fiato per ricominciare e proseguire. Le risorse più importanti sono dentro di Noi, dobbiamo averne solo consapevolezza e ce la caveremo in ogni situazione e pur tra mille difficoltà. Spesso la salvezza sta proprio nella profonda conoscenza di se stessi, nel valorizzare la propria interiorità ma anche la realtà che ci circonda. La leggerezza. Niente di più concreto. Compresi pensieri, preghiere, speranze, tutto con... leggerezza. "Leggerezza non è superficialità. È cogliere il buono della propria vita, assecondando i cambiamenti della Vita". ... e a questo punto mi sento di aggiungere... "Condividendone la consapevolezza". Quindi... ce la farai, ce la farai ugualmente, anche se il dolore, la delusione e la stanchezza ti porteranno a mollare. Perché c'è sempre un buon motivo per ricominciare.