mercoledì 3 luglio 2019

MEDIARE


Termine dal significato importante, di grande responsabilità. Comporre un contrasto o raggiungere un accordo, "mettersi in mezzo" perché questo avvenga. Certamente mediare è una vera arte, occorre inclinazione, esserci portati... insomma non è da Tutti. Eppure a volte si viene "trascinati in mezzo" e solo con gran fatica si mantiene l'equilibrio.
Mia madre ne costituì un valido esempio, mediatrice di costituzione e per amore. Un po' le somiglio, e il ricordo di Lei ha in questo grande merito.
L'Empatia è basilare, se non si è capaci di "indossare" l'abito emotivo dell'Altro in quel momento, non si potrà portare armonia tra le due parti, né trasmettere serenità contagiando positivamente.
Osservare ed interpretare accuratamente le situazioni, e solo in seguito esprimere comprensione e compassione in modo adeguato e porgere aiuto.
Mediare è trovare le parole giuste per convincere e non costringere, sedare ansie e ridimensionare angoscia, riuscire a rasserenare. Chiarire posizioni ed equivoci, annullare dubbi... portare pace.
Mediare è in definitiva saper ascoltare pure le parole silenziose, quelle che arrivano al Cuore senza filtri, quindi essere consapevoli del proprio limite, accettarsi per ascoltare l'Altro, seguirne il pensiero celato. Essere pronti all'eventualità dell'imprevisto, non criticare le parti ma essere "super partes", mettendo in conto anche un primo fallimento della mediazione. Si ritenterà allora con altro atteggiamento, magari tecnica diversa, una "corda" tesa da due parti nel modo giusto e senza pressioni al centro, resiste a lungo e non si spezza.

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