Una citazione come titolo, dal contenuto infinito. Parliamo di limiti che ci appartengono in quanto esseri umani. Quando si riesce, senza presunzione, ad esserne pienamente consapevoli possono essere ridimensionati, e diventare addirittura dei punti di forza.
Come sarà possibile? Non deve mancare la "forza" di essere uomini, conoscere ed ammettere le proprie fragilità, comprenderle e darle un senso, trasformandole in "energia". Incredibile, vero?
Eppure è questo che affida l'uomo coi suoi limiti all' "immortalità", intesa come ricordo che si perpetua.
Oggi cercavo una foto e tra le tante cose mi è capitato un libretto tra le mani. Una raccolta di pensieri, preghiere e testimonianze in memoria di un giovane "poeta speciale" che fece della Sua diversità il mezzo per condividere speranza.
Alessandro comunicava con i segni, aiutato da Dio e da una fede senza pari. Era un ottimista capace di infondere coraggio con un sorriso. Ironico e pieno di vitalità nonostante la grave disabilità. Una paralisi cerebrale infantile, infatti, lo aveva costretto a vivere in sedia a rotelle e gli impediva di parlare. Ma per non restare isolato dal mondo, aveva imparato a usare il codice Bliss, il linguaggio grafico creato tra il 1942 e il 1965 da un ingegnere austriaco per abbattere le barriere linguistiche tra i popoli.
Un'anima grande, prigioniera di un corpo che non corrispondeva, aveva anche imparato a superare le barriere liberando la mente e dedicandosi alla scrittura. Con l'aiuto di alcuni operatori, diventati Suoi grandi amici, e di una tavola dotata di segni pittografici e ideografici, scrisse un libro di poesie "La mia vita è cambiamento". Ogni verso è espressione di purezza d'animo e inesauribile gioia di vivere.
Morto di tumore il 30 aprile del 2018, fu consapevole fin dall'inizio che non sarebbe riuscito a superare la malattia, ma confortato dalla fede, continuò ad essere sereno Attraverso le sue poesie, ha voluto lasciare un messaggio d'amore e di speranza. Aveva un desiderio, destinare i proventi del libro alla realizzazione di una sala multisensoriale per i disabili. Un sogno diventato realtà dopo soli otto mesi dalla Sua morte.
Non si muore mai del tutto se resta un pensiero e uno scritto. Si diventa immortali quando pensiero e scritto sono frutto di un "miracolo" voluto e vissuto superando ogni limite.
Come sarà possibile? Non deve mancare la "forza" di essere uomini, conoscere ed ammettere le proprie fragilità, comprenderle e darle un senso, trasformandole in "energia". Incredibile, vero?
Eppure è questo che affida l'uomo coi suoi limiti all' "immortalità", intesa come ricordo che si perpetua.
Oggi cercavo una foto e tra le tante cose mi è capitato un libretto tra le mani. Una raccolta di pensieri, preghiere e testimonianze in memoria di un giovane "poeta speciale" che fece della Sua diversità il mezzo per condividere speranza.
Alessandro comunicava con i segni, aiutato da Dio e da una fede senza pari. Era un ottimista capace di infondere coraggio con un sorriso. Ironico e pieno di vitalità nonostante la grave disabilità. Una paralisi cerebrale infantile, infatti, lo aveva costretto a vivere in sedia a rotelle e gli impediva di parlare. Ma per non restare isolato dal mondo, aveva imparato a usare il codice Bliss, il linguaggio grafico creato tra il 1942 e il 1965 da un ingegnere austriaco per abbattere le barriere linguistiche tra i popoli.
Un'anima grande, prigioniera di un corpo che non corrispondeva, aveva anche imparato a superare le barriere liberando la mente e dedicandosi alla scrittura. Con l'aiuto di alcuni operatori, diventati Suoi grandi amici, e di una tavola dotata di segni pittografici e ideografici, scrisse un libro di poesie "La mia vita è cambiamento". Ogni verso è espressione di purezza d'animo e inesauribile gioia di vivere.
Morto di tumore il 30 aprile del 2018, fu consapevole fin dall'inizio che non sarebbe riuscito a superare la malattia, ma confortato dalla fede, continuò ad essere sereno Attraverso le sue poesie, ha voluto lasciare un messaggio d'amore e di speranza. Aveva un desiderio, destinare i proventi del libro alla realizzazione di una sala multisensoriale per i disabili. Un sogno diventato realtà dopo soli otto mesi dalla Sua morte.
Non si muore mai del tutto se resta un pensiero e uno scritto. Si diventa immortali quando pensiero e scritto sono frutto di un "miracolo" voluto e vissuto superando ogni limite.
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