Fu un sogno... il conforto del mio inconscio, non so ma quel "dire" rimase impresso nella mia mente e stampato nel Cuore.
Più volte ho ripreso alla lettera quell'invito e il pensiero a Lei rivolto è stato più che intenso... una preghiera.
Quando mi sono ammalata ed ho cominciato il difficile percorso, in tutti i momenti in cui mi sembrava di non farcela... ho chiuso gli occhi e all'improvviso mi sono sentita leggera come se il "peso" non fosse più solo mio.
Ed anche ora...
Dopo quattro mesi che non la vedevo mia figlia è tornata a casa, è rimasta quattro giorni e sono due che è ripartita.
Un vuoto che dà languore allo stomaco, un senso d'inquietudine anche perchè le cose non vanno poi tanto bene. Non la vedo serena e questo mi preoccupa. Non poco.
Un GRAZIE a... Rossella Marangoni |
Ed anche oggi... stamattina ho chiuso gli occhi ed ho pensato intensamente... come mamma alla mia mamma, a quelle notti in ospedale a vegliare un sonno discontinuo e faticoso, a raccogliere le Sue parole come testamento di un'anima generosa.
Di Lei ho scritto più volte in queste mie pagine e non a caso sempre quando la serenità si offuscava all'improvviso come il cielo nel mese di marzo...
Misi giù anche dei versi ricordando l'ultimo "dono", un paio di scarpe che le erano appartenute e a me piacevano tanto. Qualcosa che in seguito ha assunto il valore di una sorta di "reliquia" dal profondo significato simbolico...
NON CI SEI PIU'
Mamma, non ci sei più.
Sei andata via, in silenzio, piano piano.
Te ne accorgesti. "Sono al capolinea".
Non capii le tue parole.
"Devo andar via con dignità, con le mie gambe".
Non volevo capire.
Poi le lacrime, le dolci insistenti carezze, il bisogno di te.
"Ma mi amereste sempre?!?"
"Certo, mamma... anche di più!"
Cedesti per amore, con dolore.
Una notte: "... quelle mie scarpe che ti piacevano tanto... prendile tu.
A me, da domani non serviranno più.
Non servono le scarpe a chi non ha più gambe."
Poi fu un silenzio carico di comprensione.
Guardo ora quelle scarpe.
E' l'ultimo dono... malinconica nostalgia di una mamma che non c'è più.
L'amore per tua madre,l'amore di tua figlia ...tutto torna in un cerchio d'affetto che non vi lascerà mai soli! Vi proteggerà e vedrai che arriverenno anche per la tua piccola giorni di sole bellissimi!Sono sicura che tutto il tuo affetto e il tuo amore,saranno una ricchezza umana cosi' forte ,che poi per forza arriveranno anche la stabilità e la serenità.
RispondiEliminaUn abbraccio ad una mamma forte e serena!
Mia cara... per la mia "piccola" il sole è ancora ben celato da nuvole che pur chiaramente passeggere restano ostinate al loro posto.
EliminaPasserà questo momento, lo so bene ed anche Lei lo sa anche se per rabbia non vuole ammetterlo anzi l'aggrava prendendosela col mondo intero e soprattutto con se stessa.
Passerà... perchè TUTTO prima o poi passa e poi si vedrà quanto e di Chi sarà stata più grande la forza.
Scusami... il mio è stato uno sfogo fatto ad un'Amica perchè pur non conoscendoci tale Ti considero.
Mary
Con le lacrime agli occhi ti stringo forte.
RispondiEliminaSerena giornata amica mia.
GRAZIE, Pinuccia e, nonostante tutto, sempre con un sorriso Ti abbraccio forte.
EliminaMary
Ciao Mary,chi è sensibile si ritrova sempre a pensare agli affetti piu' cari presenti e passati!Nasce il desiderio di averli vicino ma si puo' solo con il cuore!Anche io ho un figlio lontano da quasi un mese e vorrà restare lì dove,mi manca,poi penso che è vivo e vado avanti!Un grosso bacio!Rosetta
RispondiEliminaCerto, Rosetta... hai ragione, la cosa più importante è sapere che ci sono, sempre e comunque e che NOI possiamo vegliare su di Loro anche da lontano.
EliminaUn caro abbraccio,
mary
Mary, che meraviglia di post! Mi hai fatto pensare alle ultime ore della mia mamma, che diceva "Ma quanto ci vuole per morire?"...ma basta, sennò piango...
RispondiEliminaEh sì, cara lella...il ricordo delle Nostre mamme ci commuove sempre e grande è l'emozione al pensiero di cosa hanno contato per Noi.
EliminaAnche io mi ritrovo spesso in lacrime a evocare soprattutto la Sua voce il cui suono per mia volontà "ripercuote" l'udito, perchè resti impressa per sempre e da me indimenticata.
Un abbraccio.
Mary
Forse era meglio non leggere oggi il tuo post.... Già ho pianto tanto!
RispondiEliminaUn abbraccio cara Mary.
Mannaggia, Ale... Ti ho fatto prima sorridere e poi piangere.
EliminaMi dispiace tanto!
Ma la Vita è questa... un misto di riso e pianto e a volte tanto si apprezza il primo perchè si è conosciuto l'altro.
Asciuga perciò le lacrime, cara Ale e torna a sorridere perchè si gira sempre pagina ed è meglio che sia sempre TU a farlo per prima.
Un bacio.
Mary
Quale che sia la nostra età, la mamma è sempre presente nel ricordo, pensata, rimpianta e desiderata come quando bambino ci accarezzava per asciugare le nostre lacrime.
RispondiEliminaInfatti... avesse anche cento anni non sarebbe mai il tempo giusto per non esserci più.
EliminaI figli, anche inconsapevolmente sentono sempre il bisogno della "protezione" materna e pure quando arrabbiati sembrano prendersela con Chi ha dato Loro la Vita, sanno di trovare nella propria mamma il porto sicuro da ogni tempesta.
Un abbraccio.
Mary
Ciao Mary, io sono convinto che siamo sempre seguiti da quelli che ci hanno preceduto nel mondo parallelo, come mi piace definirlo. Io penso sempre a mio padre che ci ha lasciato molto tempo fa, mentre mia madre che ha 96 anni è ancora con noi. Purtroppo in questi giorni si trova all'ospedale a causa di una caduta. Niente di rotto e sembra che non sia in pericolo, ma sono sempre preoccupazioni. Buon fine settimana.
RispondiEliminaCome dicevo prima, caro Elio... la mamma è sempre la mamma e la vorremmo con Noi per tutto il tempo che ci è concesso da vivere. Ma pur essendo questo logicamente impossibile soffriamo molto anche quando solo la vediamo poco bene... perchè temiamo di perderla.
RispondiEliminaUn augurio grande per la Tua mamma di pronta guarigione e un forte abbraccio per Te.
Mary