Come Eva dopo aver mangiato la Mela, ho provato vergogna per quella parte di me... nuda. Avrei voluto coprirmi e in fretta.
Nei giorni a venire ho molto riflettuto su questa cosa mai provata prima da quando è cominciata la mia storia. Credo che sia un segno, forte anche se non del tutto chiaro... la prova che sto muovendo i primi passi verso il recupero della mia femminilità.
Non può essere diversamente.
E così in questa "posa" sono stata fotografata... da destra, da sinistra... al seno finto e a quello vero.
Poi siamo passati alle "misure"... in lungo e in largo... dall'alto al basso.
Dopo dieci minuti, finalmente... "Potete rivestirvi", quindi stavo per uscire... "Un momento, accomodatevi..." e il "mio dottore" ha preso un catalogo e ha cominciato a sfogliarlo.
"Per voi potrebbe andare la protesi X... però... vedo meglio la Y, è molto più simile all'altro seno", poi rivolto alla Sua assistente... " ma ce l'abbiamo? Mi pare di no... facciamo in tempo per venerdì? Va bene, se arriva... altrimenti..." "Un attimo, dottore... fuori c'è anche... Prima ho parlato con entrambe..."
Più volte mi son trovata a condividere questo mio percorso con donne molto più giovani di me... sempre più spesso avevo considerato quanto, nonostante tutto, fossi stata fortunata... mi ero ammalata di tumore, ma avevo 56 anni, e mai prima d'allora l'avrei neppure immaginato. E invece "Loro", nel pieno della Vita... alcune con bimbi piccoli, altre addirittura che "sognavano" di averli... poi, la "batosta". E immaginavo quanto lunga sarebbe stata ancora la strada fino a giungere ad un'età pari alla mia... con l'ansia e la speranza.
Per questo sono arrivata alla conclusione che le donne giovani devono avere la priorità quando si tratta di dover recuperare, sia pur con fatica e dolore, se stesse nel corpo e nell'animo.
Ed è stato così a questo punto che ho accettato con gioia che la Prima Rosa, la più bella prendesse il mio posto nell'ordine dell'intervento. Per Lei la protesi era disponibile... che motivo c'era che aspettassimo in due?
Però purtroppo, quando tutto sembrava che andasse liscio, la "storia" d'entrambe s'è di nuovo bloccata. Due urgenze sono state la causa... e la mia dolce Amica è tornata indietro.
Nulla di fatto per entrambe quindi... e se già prima eravamo legate, oggi lo siamo ancora di più.
Mi spiace che ti si prolunga l'attesa. Quanta pazienza che serve cara Mary quando si va per ospedali... Quanto al discorso riguardo alle giovani, concordo con te... È una cosa ben triste. Ti abbraccio cara, e che domani sia una serena domenica delle Palme per te e la tua famiglia
RispondiEliminaDici giusto, Paoletta... in tutto questo tempo mi son fatta le ossa, e il conforto e il sostegno mi vengono proprio da quel pensare... C'è Chi sta peggio.
EliminaUn augurio grande anche per Te ed un abbraccio forte,
Mary
Auguro ad entrambe che l'attesa questa volta sia davvero breve.
RispondiEliminaUn abbraccio forte per una buona domenica delle Palme
Beh, cara Pinuccia dovrà ben arrivare il "benedetto" momento per entrambe!
EliminaE se la pazienza è la virtù dei forti, vorrà dire che NOI DUE lo diventeremo ancora di più.
Un abbraccione,
Mary
Sei di una sensibilità unica, Mary.
RispondiEliminaBuona domenica delle Palme.
Grazie, cara Gianna del complimento...
EliminaT'abbraccio forte,
Mary
Nella vita cara Mary ci vuole sempre molto coraggio, tu lo hai già dimostrato in tante situazioni, buona domenica delle palme cara amica.
RispondiEliminaTomaso
Caro Tomaso, speriamo sempre di averne tanto di coraggio... altrimenti, come si fa?
EliminaAuguri grandi anche per Te,
Mary
Cara Mary, quanta responsabilità mi dai!!!!! Il giorno che per caso ho visitato il tuo blog ero giu',ma tu mi hai ridato coraggio,il pensare comune , vedere che ci sono altre persone che sono... invece che apparire, ha riacceso la speranza..No... sono io che ti ringrazio e non chiedermi come ,ma ho l'assoluta certezza che d'ora in poi la tua strada sia colma di gioia.Un bacio e buona domenica delle palme Anto.
RispondiEliminaAllora, mia cara... diciamo che nel relazionarci ci scambiamo "positività".
EliminaEcco... il punto è proprio questo... volerlo fare, intendo condividere parte di se stessi.
Non siamo nati per essere solitari, ma come anelli di un'unica catena contribuiamo perchè la stessa non si spezzi.
E' talmente semplice... eppure a volte ci opponiamo per egoismo o presunzione.
Pensa, Anto cara... se così non fosse avrebbe senso la Vita?
Un abbraccio grande,
Mary
Cara Mary, noi donne un po' "timide" dobbiamo sempre farci vedere... mammografie, ginecologi, ecc.ecc. E' molto importante la prevenzione, perciò è giusto fare tutto quello che serve.
RispondiEliminaTi abbraccio. Buona domenica delle Palme.
Ale
Vedi, Ale... non appena mi fu diagnosticato il Tumore, io presi le distanze dal mio corpo, dal seno in particolare. Non mi sentivo più in armonia con quella parte. Logicamente non sentendone l'appartenenza non provavo alcuna sensazione o sentimento nel mostrarla senza veli.
EliminaOra m'accorgo invece che qualcosa sta cambiando...
Occorre tempo, poco o tanto non importa, e piano piano, continuando a... vivere si riprende a vivere nel senso pieno del termine.
Un abbraccio forte forte,
Mary
Una narrazione coraggiosa che va letta con molto rispetto
RispondiEliminaSoffio... dici che ho coraggio?
EliminaForse...
Spero solo che duri.
Un saluto,
Mary
ciao cara Mary, l'attesa è sempre snervante... purtroppo... ma ci sono casi ben più peggiori, come di giustamente. Un abbraccio spero che hai passato una bella domenica: io bellissima!!!♥:-)
RispondiEliminaAttenderò con pazienza, Patrizia cara... ormai siamo agli sgoccioli e la serenità è indispensabile in questo momento.
EliminaUn abbraccio e un augurio per Te,
Mary
Mary..hai visto te lo avevo detto o no che un angelo sapeva già che non era il momento?
RispondiEliminaTi dirò di più..nella vostra condivisione troverete magari un cammino insieme, chissà che non siate operate entrambe lo stesso giorno.
Un abbraccio forte forte
Hai ragione, Costy... un angelo sapeva...
EliminaSpero, ma in realtà ne sono sicura, che continui a... starmi vicino e mi faccia coraggio.
E poi, chissà... forse quel che Tu hai detto potrebbe anche avverarsi.
Mai dire mai.
Un abbraccione,
Mary