Prima di andare a letto ho provato una sorta di compiacimento al pensiero che avrei potuto dormire un'ora in più stamattina. Un "compiacimento" che era anche "gratificazione" di non so che... certo che per un attimo mi sono sentita come "appagata"... certamente "serena"... con un briciolo di "felicità".
Chissà se usare il termine... "felicità"... in questa sede e in un contesto piuttosto vago... è appropriato. Solo che venivo fuori da un pomeriggio di vera "automortificazione", durante il quale già era stata dura mantenere un livello accettabile di altrettanta "autostima", e in quel momento l'aver ritrovato l'equilibrio con un pizzico d'ottimismo mi dava la sensazione di poter tornare a respirare liberamente dopo un'apnea.
E stamane... a letto fino alle 9,30... che poi erano le 10,30 dell'ora legale... il senso di "lasciarsi andare" senza obblighi... senza orari nè costrizioni... tutto questo ha fatto il resto... mi sono sentita Felice... stranamente e nonostante non ci fossero i presupposti.
Allora... è vero che si può essere felici con poco!
La direttrice nel risponderle le ha girato "la ricetta della soddisfazione e della felicità" secondo un grande psichiatra Allen Frances: accettare se stessi, tanto lavoro, senso dell'umorismo; e poi amore, amicizia, e sana riflessione.
In altri termini ... la Soddisfazione è da cercare in ciò che si fa... nell' Amore per sè e gli altri... nell'Autoironia che fa ridere di se stessi anche in situazioni impensabili.
Chi rispondeva a quella lettrice, infine, così concludeva... la Vita non è un reality... è molto più bella e divertente... ma costa tanta ma tanta fatica.