Fuori dal finestrino vedo correre una lunga fila di alberi di pesco in fiore, tutti in rosa come sempre si dovrebbe vedere la vita: "il freddo passerà e poi starò meglio." Guardi al futuro, t'incammini sulla sua strada, ma sei stanco, rabbrividisci e non bastano coperte per riscaldarti; è naturale... il freddo non è ancora passato. Ma perchè gli altri non lo sentono? A volte fingono solo per compiacere, ed esagerano e vorresti non vedere. Ma un po' di ristoro si può dare, così naturalmente col calore del sorriso e delle parole, guardando al futuro insieme, immaginandolo di nuovo colorato di rosa come i fiori di pesco, d'azzurro come il cielo limpido di primavera. Il freddo passerà e si uscirà finalmente nello spazio aperto dove lo sguardo si perde e si ha la sensazione dell'Infinito. La Speranza, quella con la maiuscola, non muore mai: "il freddo è passato e, lo sento, sto bene." Dio, come è difficile entrare nell'imperscrutabilità dei tuoi disegni! Perchè non è per tutti la facilità di un percorso? E poi esiste davvero un percorso più facile di un altro? Tu solo sai.
Torno a casa. Sulla via del rientro la stessa lunga fila di alberi di pesco continuano a... correre. Li osservo e il pensiero va oltre dopo quest'ultima "lezione d'amore."
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