sabato 29 marzo 2025

VALORIZZIAMOCI (n.14) (Da credente)

Mi considero credente dalla "fede personalizzata"

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Non è fede di comodo, ma ricca di speranza certa, che mi porta a dialogare col mio Dio, a non temerlo ma ad affidarmi a Lui, anche quando so bene di non meritare quel tipo di abbandono.

Mia madre diceva sempre che recitare il Padre Nostro quando ci si sentiva piccoli piccoli, bisognosi di cure ed affetto, faceva stare subito meglio.

Ed io feci di quella preghiera la "mia preferita".

Tante soste col Padre Nostro e tutte ristoratrici per il corpo e l'animo. 

Gli chiesi di sorreggermi nel portare una Croce troppo pesante, e devo dire che piano piano non lo fu più o quasi.  

Ora... Lo ringrazio perché mi sorregge sempre, fugando i timori quando arrivano, aiutandomi nel dare aiuto ad Altri.

Non posso non credere che non "è", se sono quel che non ero... e non posso non inchinarmi a quella Croce che indegnamente e per breve tempo anche io ho conosciuto.

giovedì 27 marzo 2025

VALORIZZIAMOCI (n.13) (Accumulatori seriali)

Non so se tutti lo sono, ma penso che per la maggior parte lo siamo. Accumulatori seriali.

Possibile che passiamo la vita intera a mettere insieme cose, mentre per vivere ne bastano tre o quattro appena?

Chi ce lo fa fare? O meglio cosa ci spinge ad un attaccamento esagerato e vano?

Probabilmente l'inconscia ignoranza che tutto può finire, e per questo niente servire.

Comunque alla fine si raggiunge la pace del sentirsi leggeri, con poco, anzi il minimo necessario.

Arriva un momento, sempre... in cui bisogna "rinnovarsi", e la Vita a volte se pure in modo maldestro ci viene in aiuto.

Si gettano i cocci che ingombrano e non servono per far posto ad altri che saranno.

Abbiamo mai provato a mettere ordine e a liberarci nello stesso tempo di tutto ciò che non serve anzi ingombra?

Sarebbe una sensazione di leggerezza improvvisa, di poter continuare ma solo con quello che è rimasto.

Pensiamo ora a come ci sentiremmo se facessimo lo stesso con le pene e gli affanni, i crucci e le delusioni che ci portiamo dentro da tanto, troppo tempo.

Un consiglio saggio?


Minimalisti in tutto, tranne per gli affetti.

In questo modo ci semplifichiamo la vita,  e la impieghiamo al meglio.

VALORIZZIAMOCI (n.12) ("San Benedetto la rondine è sotto il tetto")


E pure se nello specifico sotto il mio c'è invece un colombo dispettoso, e l'aria è ancora fredda, la Primavera è proprio qui. 

Viviamo ancora una volta con gioia, notandolo, il trascorrere delle stagioni.

Così al posto del grigio tornerà l'azzurro terso nel cielo. Non mancherà qualche acquazzone, ma continueremo a sperare sempre per nubi passeggere.

Tutto in un continuo imprevedibile cambiamento, o meglio... divenire.

Come lo è la Vita in generale... come siamo Noi stessi.

Però questa cosa, delle stagioni che sono e Noi sempre qui con loro, non sconvolge, anzi direi proprio... ci piace!

Quindi ci siamo, la Primavera non è più un'aspettativa ma una realtà, ben contenti di questo ritorno sempre atteso, perché ancora tempo è donato.

L'alternarsi delle stagioni è spettacolare.

Cambiano così gli scenari, non cambia l'andare della vita a trattenere ciò che di buono c'è in ogni giornata, dal sorgere del sole fino al calar della notte.

Basta così poco per sentirsi addosso la magia della vita.

mercoledì 26 marzo 2025

VALORIZZIAMOCI (n.11) (Sempre e più che mai)


  Una vita senza il culto dei valori è incompleta e alla fine per niente gratificante.

I valori sono riconosciuti sempre attuali, se non eventualmente mutevoli di priorità nelle varie fasi della vita. Così "famiglia" e "successo" in campo lavorativo quando si è giovani, potranno scendere di qualche gradino rispetto a "solidarietà", "tolleranza", "perdono", valori ricorrenti nell'età matura, che si porta dietro un bagaglio di esperienze nel bene e nel male.

La "fede" può essere un valore presente a tutte le età, ma quando manca non è detto che il soggetto sia privo di "spiritualità", se si ritrova la capacità di darsi comunque risposte riguardo il senso della vita.

Una bella conversazione stamattina nella sala d'attesa, ancor prima d'iniziare il servizio.

- Buongiorno, e di nuovo grazie per le belle parole dell'altro giorno...

Ed oggi davvero era un giorno diverso, a tal punto che quasi non lo riconoscevo. Più sereno ci teneva a farmi sapere che in realtà lui era sempre così e che l'altro giorno l'avevo visto in quello stato per l'impatto ad una notizia non bella.

-... ma io poi mi risollevo subito, perché amo troppo la vita.

Una vita vissuta all'insegna della libertà, da giostraio e spirito libero, per la famiglia, all'insegna della solidarietà, del rispetto...

Tutto condiviso con Sua moglie per cinquant'anni, con la speranza di poter viverne altri, nonostante tutto.

Valorizzarsi quindi,  e saranno gli altri e soprattutto le persone più vicine a confermarlo.

VALORIZZIAMOCI (n.10) (Semplicemente... mio padre)

"Credo che ciò che diventiamo dipende da quello che i nostri padri ci insegnano in momenti strani, quando in realtà non stanno cercando di insegnarci. Noi siamo formati da questi piccoli frammenti di saggezza".

     - Umberto Eco -

Una citazione che celebra un papà essere umano, non da libro "Cuore" per intenderci, che vuol bene ma non tiene a farlo sapere con grandi dimostrazioni.

Ha i suoi difetti, ma Chi non ne ha?

È severo, mette regole e non transige.

Quelle regole che aggirate come ostacoli in fondo non insegnano nulla.

Mio padre era così.

Non mi andava di scrivere ciò che reputo una banalità, tessere elogi nel giorno della Festa del papà, desidero ricordare invece quello che ci accomunò. 

Molto in verità, il fattore Rh, il segno zodiacale, la buona memoria e soprattutto la malattia, vissuta nello stesso periodo.

Mio padre era severo, affatto tenero ma ci amava, questo è certo. Era difficile confidarsi con Lui, ma ci pensò la malattia a rendere visibile il legame.


Ci ritrovammo così a piangere insieme, confortandoci a vicenda, vivendo l'uno il dramma dell'altra e viceversa. 

Appena operato lui, io al mio primo ricovero condividevamo l'estremità del corridoio della Chirurgia Generale.

Un giorno entrò nella mia stanza una signora in camice bianco, Anna...

- Mi manda vostro padre. Sono una volontaria.

Mi ha detto di raccontarvi la mia storia, è uguale a quella che sarà la vostra.

Ecco, in un "momento strano" mi insegnò più che con le regole.

Dedico allora questi pensieri a mio padre, cui devo la vita, con cui mi scontravo spesso e volentieri, e che ora mi manca come non avrei mai immaginato.

lunedì 24 marzo 2025

VALORIZZIAMOCI (n.9) (Dolce presenza)

Non è la caramella in sé, medicamento speciale ma ciò che rappresenta, una modalità di approccio, un segno di affettuosa vicinanza per casi di necessità.

È dolcezza che si accompagna a racconti dolorosi, spesso intimi da cui scaturiscono riflessioni a "misura unica". Giuste per Tutti.

E sono caramelle per ogni stagione e torroncini a Natale, e ovetti a Pasqua. 

Un pensiero per ognuno, o per Chi vuole, e poi per tutti tanta tanta tenerezza.

Un sorriso non manca mai,  pure se... come è stato oggi...

Grazie, no... faccia conto l'abbia preso.

E intanto continuavo con una paziente nella stessa stanza. Ci conosciamo da tempo e pure se non ci vedevamo da un bel po' mi ha accolto come fosse stato ieri. Stesso entusiasmo e uguale voglia di raccontarsi.

E per fiducia contagiosa ad un certo punto...

- Chiedo scusa, potrei avere ora la caramella offerta prima...?

- Perché no? Certo! Anzi sono contenta. Significa che la mia presenza non disturba.

- E come potrebbe una dolce presenza?

Un bel complimento davvero, pure se sono le caramelle a fare la parte del leone.


Un minimo d'attenzione, piccole gioie.

È delicatezza, un pensiero affettuoso... un filo sottile con la normalità.

domenica 23 marzo 2025

VALORIZZIAMOCI (n.8) (Pazienza!)

La pazienza non dovrebbe finire mai, eppure...


La pazienza. Ce l'hai o non ce l'hai, ma non è virtù innata, bensì adottabile in ogni situazione che la richieda. È pure uno dei valori, una linea guida nella relazione, in entrambi i casi va allenata.

Non è che sia facile, è chiaro... si tratta di allenarsi di continuo, ed io in questo periodo mi sono fatta i muscoli.
Altro che palestra!

Quindi...? Pazienza, no!?
Ovvero... come sopra.

Pazienza, se non riesci a fare tutto. Pazienza, se qualcuno si fa furbo.
Pazienza, se ti senti attaccato ad ogni parola che dici.

La pazienza richiede molta pratica, in compenso regala lucido pensiero e serenità.

Respiro profondo, contare fino a dieci e oltre, e riprendere ad andare come è giusto per un "maratoneta" della Vita.

Buonanotte 🌜 🌟🌛