mercoledì 21 maggio 2025

VALORIZZIAMOCI (n.68) (Ripetita iuvant)

Pensare che l'avevo preso per il marito della paziente del letto accanto.

Lui su una sedia, appoggiando il braccio libero sullo schienale.

Dopo una lunga argomentazione sull'età, oggetto spesso di due diverse correnti di pensiero, ha preso a raccontare la storia della Sua vita, ma dagli albori proprio...

- Negli anni che cosa non ho fatto, il contadino, il muratore, l'imbianchino... mi sono costruito da solo persino la casa, ed ho avuto tutto. Però so pure che a quest'età devo cominciare ad alleggerirmi, e ora sai a che cosa mi dedico?

Grande meraviglia la mia quando mostrando le foto sul cellulare, ho visto "le belle cose" che fa e di cui non è mai stanco.

Lunghe tavolate familiari, giochi ed abbracci coi nipotini, tanto amore e gioia messi insieme...

- Una cosa ho capito, non bisogna avere mai paura, perché è la paura l'ostacolo più  pesante, guasta l'armonia, impedisce alla Speranza di farsi strada. E poi toglie il sorriso, la cosa più bella che c'è.


Noi, la mia collega ed io, queste cose le sapevamo già, ma come si dice...? 

Ripetita iuvant... e allora... chi se le scorda più!?

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