venerdì 18 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.29) (Quasi vacanza)

Il mese delle ferie si avvicina, qualcuno lo è già in ferie, non tutti e in tutto, comunque facciamo finta che sia ormai vacanza. 

La malattia non va in vacanza, e quindi pure il dolore, e le storie... ah, quante storie confidate da ascoltare.

Anzi, proprio di stamani me ne trattengo una molto bella, anche se dai risvolti complicati e dolorosi, e un'altra con una trama che pare studiata a tavolino.

Altra giornata dal caldo in ripresa scivola via nel vero senso della parola. Responsabile la copiosa e continua sudorazione. E poi stanchezza, sonnolenza, svogliatezza... e mi fermo qui perché se continuassi mi sentirei ancor più stanca, assonnata, svogliata. 

Domani mi impegnerò per stare meglio, è una promessa. Del resto abbiamo detto più volte che è tutta questione di testa?

Allora si volta pagina immediatamente

Forse il segreto per sentirsi come fosse sempre vacanza appunto, è seguire la vocazione del Cuore.

Per me fu quasi un "voto", in pratica una promessa silenziosa, avrei donato sorriso, compagnia sempre, pure d'estate a Chi la viveva  senza sole ma coi ricordi. 

Com'era successo a me, chemio mentre tutti erano in vacanza, guardavo fuori dalla finestra, poi chiudevo gli occhi e sognavo il mare, ne sentivo addirittura la voce.


E ora trasmetto questo, si vede ciò che si vuole solo se fortemente si desidera.

giovedì 17 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.28) (Pregare è una risorsa)

Sembra che pregare faccia bene. Personalmente penso sia proprio una risorsa.

Farlo intensamente, anche a proprio modo. Creando una sintonia semplice col buon Dio, poche formule e tanto Cuore.

Pregare...

È la prima cosa che fa spontaneamente Chi crede quando la misura è colma.

Qui e Ora, in silenzio per cercare la soluzione che serve, per ritrovare la pace in se stessi.

Pregare.

Una voce unica che sale dal Cuore ed entra in grande sintonia col Divino. 

Ci si può abbandonare nei momenti di maggiore vulnerabilità e debolezza, ed è questa la preghiera più bella, e lo si fa anche senza parole. Il Cuore parla, e Chi tutto può e sa è l'unico a poter ascoltare.

"Dio parla nel silenzio del cuore. Ascoltare è l’inizio della preghiera"

- Madre Teresa di Calcutta -

Preghiera è fiducia ed abbandono.

Solo poche parole...

In TE confido,

di TE mi fido...

a TE affido il mio Cuore in pena.

E alla fine non temeremo quello che sarà.

Così sia.


Sperando a sera nel giorno che sarà.

mercoledì 16 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.27) (A tutto confronto)

In passato ho raccontato più volte la meraviglia che mi accade quando avverto la stanchezza, e mi sento demotivata.

Incontri apparentemente casuali, conversazioni dense di significato mi vengono incontro perché io capisca che devo restare.

Il confronto è quotidiano, perché si parla la stessa lingua, e personalmente ci metto l'anima, però...

Non faccio domande né do risposte che riguardano la malattia, al massimo qualche consiglio pratico, esito dell'esperienza vissuta sulla mia pelle, per il resto meglio parlare di altro, raccontarsi ad esempio, semplicemente per conoscersi.

E ci raccontiamo, conoscenze antiche e nuove, ricordi, progetti e speranze.

Ritrovarsi dopo dieci anni, e nonostante questo tempo trascorso essere riconosciuta.

È impagabile.

Parlare a lungo con una Persona che ben comprende i tuoi stati stati d'animo.

È confortante.

E poi c'è nonna Maria che ritorna tra i pensieri, ricordarla è carezza per l'anima, i suoi racconti... autentica poesia.

Oggi è andata così, a tutto confronto, con l'esito più motivante, essere riuscita a lasciare qualcosa, oltre la caramella o una buona parola. 

La mia presenza non è stata inutile.

E anche stavolta come molte altre, quando mi ha sfiorato il pensiero di "abbandonare", mettere tutti i ricordi in una scatola, legarla con un bel nastro verde speranza, e dedicarmi ad altro, è successo che uno sguardo senza sottintesi, una frase accogliente mi ha fatto sentire a casa mia.


Si. Torno in campo più convinta che mai.

martedì 15 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.26) (Lasciar andare per un nuovo inizio)


Oggi per qualcuno a me vicino è iniziato un nuovo conto alla rovescia.

Un po' malinconico, a tratti sgarbato, persino aggressivo. Quasi fosse pressato dall'assillo che tutto possa cambiare.

Viviamo, e per poterlo fare siamo convinti aver bisogno di certezze, ma l'unica valida da cui partire è la conoscenza di sé.

Tutte le altre non sono certezze, bensì convinzioni se non convenzioni.

Pare strano, il "non attaccamento" regala certezze. Prima tra tutte, che non è mai la fine ma sempre un nuovo inizio.

Per arrivarci occorre lasciar andare ciò a cui si è molto attaccati e che proprio per questo appesantisce e non serve, e trattenere il poco che fa bene ma uguale per tutti non è.

Lasciar andare è come perdere qualcosa coscientemente...

"L’arte di perdere non è difficile da imparare;così tante cose sembrano pervase dall’intenzionedi essere perdute, che la loro perdita non è un disastro. Perdi qualcosa ogni giorno. Accetta il turbamento delle chiavi perdute, dell’ora sprecata. L’arte di perdere non è difficile da imparare. Poi pratica lo smarrimento sempre più, perdi in fretta: luoghi, e nomi, e destinazioni verso cui volevi viaggiare. Nessuna di queste cose causerà disastri".

 - Elizabeth Bishop -


Che bella metafora, alleggerisce di fondo.

Lasciar andare non è privarsi di nulla, ma capire davvero di che cosa si ha bisogno, così da eliminare il superfluo o sostituirlo con qualcosa di nuovo, diverso. E sentirsi finalmente come prima, se non meglio.

Un tempo fui persona che non si liberava neppure dei cocci rotti, in seguito il timore di dover perdere ben altro e non solo quelli portò a sbarazzarmi di ciò che fosse materialmente fragile.

Così la mia persona, pure fragile ma leggera, ora è agli occhi altrui più preziosa.

GIORNO DOPO GIORNO (n.25) (La Speranza... valido rifugio)

Quanti  anni sono che scrivo con continuità?

Quasi ne ho perso il conto. Tutte le sere per continuare a crederci.

Ma i giorni non sono uguali, e a volte al termine di alcuni mi sento come vuota e pure irritabile.

I pensieri non mancano, le parole però sono poche ed anche inadeguate.

Stasera decido di rifugiarmi in una mia pagina antica...

Tratta di fiocchi, quelli della speranza, porta serenità senza pretese.

"Diciamo che dei fiocchi è produzione continua. Tra incontri e turni in reparto non bastano mai, così un giorno si e l'altro pure sono alla scrivania a scrivere, ritagliare e infiocchettare.

E i nastri li cerco vivaci ché colorino i giorni che saranno, e le frasi piuttosto positive ché siano di motivazione e incoraggiamento, anche se non lo sono le giornate, a volte rabberciate e rigenerate con gran fatica.

Chi li vede per la prima volta si mostra incuriosito, un tantino dubbioso, poi sorride..

- Devo qualcosa?

- Assolutamente no. La speranza non si vende né si compra, è dono gratuito dell'Amore che ci crede e non cede".


lunedì 14 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.24) (Da una Matrioska...)

Io adoro le Matrioske, le vedo sintesi di pensieri e azioni, il tutto mosso da emozioni.

Un giorno mio marito me ne regalò una, però pur provando e riprovando non riuscimmo a tirar fuori le altre bamboline,

La Matrioska madre restò avvitata. Immobile.

In essa mi rivedo ancora oggi.

Non saprei, sarà perché certi eventi fanno terra bruciata nell'animo, a volte è come ritrovarsi dentro il vuoto pieno.

Verrebbe allora di chiudere baracca e burattini e cambiare aria. Sarebbe meglio, e soprattutto possibile? 

Me lo sono chiesto e la risposta è stata un secco "no". 

Niente torna come prima già normalmente, ma è possibile comunque ristabilire un equilibrio, un passo alla volta e nella massima comprensione per se stessi.

Come nulla fosse, o quasi.

Lo spero.

Intanto...


Come nulla fosse vorrei avere un orto da coltivare per fare delizie da conservare.

Come nulla fosse vorrei avere un bimbo da cullare, magari un nipotino e ninna nanna da cantare.

Come nulla fosse vorrei essere impermeabile, in senso reale e metaforico, per passare attraverso le bufere, e poi guardare il Cielo ad occhi asciutti.

Come nulla fosse... solo cose semplici, quelle di sempre, in armonia e serenità.

domenica 13 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.23) (Ci siamo ritrovati insieme per ricordarlo)

È già trascorso un anno, e continua a mancare molto a tutti quelli che lo hanno amato, apprezzato o semplicemente conosciuto.

Michelangelo d'Altilia  era più di un segretario, non solo un socio, era l'Amico. Una "persona perbene".

Lui ed io, da bravi "ascoltatori", "ci parlavamo" spesso. Entrambi sapevamo che l'uno non avrebbe mai giudicato l'altro.

Una delle ultime volte gli dissi, ...

Parlo con Te perché sai mantenere i 


    segreti, altrimenti che segretario sei?!

E in effetti fu sempre così. Pacato, discreto, amico fraterno di ognuno.

Nonostante le difficoltà delle Sue giornate si mostrava sempre disponibile e sereno.

Un buon cristiano insomma, che non viveva solo per se stesso.

... ... ... ... 

Non sono un convinto uomo di fede, ma questa mattina mi ha molto colpito questo salmo che io voglio condividere con voi.

"Nelle tempeste della vita, resta accanto a noi, Signore. Tu che governi il mondo con la tua Provvidenza, placa le nostre ansie e donaci la vera pace. Se la nostra esistenza è sottoposta a prove difficili, guidaci tu al porto sicuro e rinnova la nostra fiducia in te. (salmo 91/92)" 

.... ... ... ... 

Così scriveva qualche mese prima della morte della moglie.

Era si, un uomo di fede, forse inconsapevole, ma uomo di fede.