martedì 16 dicembre 2025

TRA I RICORDI (n.73) (Vorrei un abbraccio)


 Vi va di donarmi un abbraccio? Ora... adesso.

Qualcuno allora risponderà...

Come facciamo? Da lontano praticamente impossibile.

Eppure durante la pandemia abbiamo distribuito abbracci ogni giorno, virtuali, con gli occhi, tramite pensieri...

Perchè nei momenti di difficoltá l'abbraccio è la soluzione immediata, rinnovabile a breve tempo secondo la necessità.

Ricordo che da malata cercavo l'abbraccio come pane che sfama, se poi mi si diceva... tranquilla, ne verrai fuori, allora era ricarica per autonomia di più giorni. E abbracci dopo abbracci, vidi la luce.

Abbracciare è presenza per rassicurare, è voler dire con le parole del silenzio... forza, non sei solo, sarò con Te finchè vorrai, comunque accanto per sostenerti.

Una paziente in remissione di malattia, conosciuta anni prima, scrive...

"Correre verso un traguardo... correre però su un binario... e sapere... che dietro di te... c'è qualcuno che ti aiuta a sostituire le scarpette da ginnastica... vuol dire già avere la vittoria in pugno".

E se questo non bastasse... una paziente prima di andare via oggi mi ha tirato a sé...

Maria, dammi un bacio...

E quando si ricevono abbracci così, non puoi non continuare sempre e nonostante qualche nuvola passeggera.


1 commento:

  1. Chi come te offre con un abbraccio un sostegno morale a chi soffre merita riconoscimenti ufficiali e un immenso abbraccio.
    Buona giornata, un abbraccio
    enrico

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