Cambiano le situazioni e di conseguenza l'approccio a se stessi e agli altri, muta pure il modo di vedere le cose. Si ampliano gli interessi e s'impara tanto da poter condividere. Si riscoprono vecchie passioni e ci si rimette in gioco.
Ci s'impegna pure tanto nel cercare piccoli rituali per ridimensionare situazioni strane, anomale, al di fuori della vita normale. Ché poi Chi stabilisce qual è la normalità, forse può solo il soggetto iterando nel tempo le proprie azioni, rituali appunto di una normalità fatta da sé su misura, difficile da dismettere anche dopo tanto.
Restano perciò per me rituali tali e quali, con fatica cercati e realizzati, fare uno shampoo quando sono arrabbiata, uscire se sono triste e stanca per comprare una cosa che non userò, cucinare in anticipo per i giorni che sarò in ospedale, come quando ero in chemio.
Perché oggi per me solo questo è uguale, stesso "carico emotivo", idee da raccogliere, sentimenti da sistemare.
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