giovedì 13 maggio 2021

MI RILEGGO... (n.23) (In sintesi... una "storia")

 

"Che bell'empatia c'è tra Noi..." incipit inusuale per la sintesi dell'incontro di stasera. Sono le parole di L. al momento di congedarci.
Già, empatia ma anche grande "simpatia", una sorta di "affinità" che porta alla condivisione delle emozioni più intime, senza alcuna remora.
Un "viaggio nella memoria" attraverso scatti significativi della propria vita.
Uno "scrigno prezioso" messo a disposizione di Chi senza dubbio potrà capire.
"La memoria è tesoro e custode di tutte le cose".
- Cicerone -
"Pane" in comunione, perché nutre la mente stimolando a riflettere, e l'animo suscitando emozioni.
Storie in successione la cui narrazione non conosce momenti vuoti, come fosse un'unica e sola dalle tante sfaccettature.
Comincia A.M. con la foto del matrimonio e quella che la ritrae coi Suoi due figli, ormai persone adulte.
Perché da sempre ha sognato la famiglia, in essa ha creduto, cercando di mettere in atto i valori a Lei trasmessi.
A.G. commenta le Sue foto da bambina, ricorda il tempo felice dell'infanzia, la scuola frequentata e le persone che la conoscono da sempre, mai perse di vista.
R. e F. hanno in comune l'esperienza di una maternità consapevole fortemente voluta, e la raccontano tramite alcune foto, importanti per la memoria del Cuore.
Si alternano nella narrazione momenti di gioia ad altri di commozione.
F. da qualche settimana papà per la seconda volta condivide la storia di una giovane vita, da bimbo che in una palla racchiude tutti i Suoi sogni, a un salto nel vuoto per librarsi in volo, che diventa metafora del coraggio per affrontare una nuova vita accanto alla persona che ama.
La terza foto è appunto quella del matrimonio, "il giorno più bello" della Sua vita.
A. porta due foto, da giovane mamma che finalmente ha realizzato in modo completo il progetto famiglia, a "nonna mamma" cui sia pure per poco è stata affidata la nipotina in carrozzina, e la porta a spasso felice, avendo in animo la meravigliosa sensazione del proprio "prolungamento nell'eternità".
F. non ama le foto, gli scatti più importanti li conserva nella memoria del Cuore.
La serenità ritrovata "in una piazzola di sosta" durante il viaggio in auto che lo riporta in famiglia, e il ricordo della Sua laurea, più volte sospesa, rinviata ma alla fine realizzata con caparbietà.
M. ne condivide tre.
La prima è il ricordo del battesimo della prima figlia, ma anche il battesimo di un nuovo ruolo, quello di mamma con una grande responsabilità. Era il 29 giugno 1981. Ventinove anni dopo quella stessa data sarebbe stata da ricordare per altro motivo.
La seconda, in bianco e nero, la vede con Suo marito ad un matrimonio, fotografati di spalle. Una coppia "diversamente giovane" guarda l'altra che si avvia alla vita insieme. Flashback e sfida, per continuare.
L'ultima infine è a Roma, durante le giornate della FAVO, dedicate al Malato Oncologico. Tre "turiste" non per caso ma per amore.
L. racconta le proprie emozioni, i timori per la sorella che vive in Israele, ne racconta la storia, ricorda il passato di sorella-mamma, considerata la differenza di età di ben diciotto anni. Grande commozione da parte Sua.
Ultima condivisione quella a distanza di R.
Due le foto commentate. La prima che la ritrae coi Suoi figli da bambini e l'altra del pellegrinaggio in Terra Santa.
Dalla Sua piena realizzazione di Donna ad una spiritualità rinnovata e consapevole.
"Una storia" personale e unica in due, tre fotografie.
Un passato che ritorna e dà una spiegazione del presente, e spesso apre la strada al futuro che nessuno sa.
Siamo il frutto delle Nostre esperienze, e i ricordi documentano il loro passaggio.
Nessun evento, neanche il più triste va scartato, cestinato, al massimo occuperà un "angolo" nascosto della memoria, e quando ogni tanto tornerà alla luce, integro come appare, ci rammenterà la Nostra di integrità, trascurata, sottovalutata.
"Dio ci ha donato la memoria, così possiamo avere le rose anche a dicembre".
-James Matthew Barrie -
Potrebbe essere un'immagine raffigurante rosa e testo

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